La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] ritmo e lo stile del mutamento non furono gli stessi per le classi dirigenti e per il popolo, per le donne e per gli A.H.M. Jones, The Later Roman Empire (284-602). A Social, Economic and Administrative Survey, 3 voll., Oxford 1964; per il rapporto ...
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Militarismo
GGolo Mann
di Golo Mann
Militarismo
sommario: 1. Definizione. 2. Origini storiche. 3. Militaristi e civili. 4. Filosofia. 5. Origini psicologiche e sociali. 6. Militarismo e politica. 7. [...] lungo tempo superata. Nasce allora una casta, o una classe, di militari professionisti, che non sanno fare altro che la Napoleone fosse stato ‛cosciente' della funzione, cioè della necessità sociale di eliminare 80.000 uomini all'anno. Ma su ciò non ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] un moderato come Carlo Alfieri di Sostegno, fondatore dell’Istituto superiore di studi sociali di Firenze, il cui scopo era quello di formare la nuova classe politica dello Stato liberale. Egli si dichiarava d’accordo sulla discrezionalità politica ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] di O. Tommasini, "Atti della R. Accademia dei Lincei", classe di scienze morali, storiche e filologiche, ser. IV, 3, 72-5, 83-9, 94-5; A.M. Corbo, Fonti per la storia sociale romana al tempo di Niccolò V e Callisto III, Roma 1990; E. Beltran, ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] i cattolici come forza autonoma fra le altre forze politiche laiche, socialiste, liberali, democratiche, nazionaliste, rivendicando, nello stesso tempo, nei confronti della classe dirigente liberale, radici più antiche e più salde nella tradizione ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] stesso potevano dire, e hanno detto in Italia i martiri della libertà: essi erano in tutte le classi, in tutte le condizioni sociali: erano fra i magistrati, fra i sacerdoti: erano nei palazzi e nelle capanne, e dappertutto combattevano strenuamente ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] di Elagabalo, avevano urtato la sensibilità tradizionale della classe senatoria romana, il culto si rivolge ora a a.C. Da lì esso si radica in tutta la Campania, in modo socialmente trasversale, anche se in certe zone, come i porti di Aquileia e Ostia ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] nel Mezzogiorno conosceva importanti cambiamenti. Da una prevalente attenzione all’educazione delle classi dirigenti, l’interesse si spostava verso opere di apostolato sociale di tipo innovativo: come per la Comunità Emmanuel, fondata nei primi anni ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] la quantificazione delle classisociali: e si ricordi che il notabilato non fu propriamente una classe, quanto il quanto simbolo sia di smisurate e incomparabili distinzioni sociali che di vocazioni universalistiche laiche oltre che religiose ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] Galerio fa riferimento alle riforme politiche, sociali, economiche e religiose introdotte da Diocleziano e idea che i cristiani abbiano continuato a essere come prima cittadini di seconda classe.
94 Lact., mort. pers. 34,5: «quid debeant observare ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...