Letterato (Cortona 1785 - Pistoia 1821); ebbe vita avventurosa e tormentata che concluse col suicidio; compose un gran numero di tragedie (Deianira, 1811; Druso, 1813; ColadiRienzo, 1820-21), notevoli [...] per una consumata abilità tecnica che bene dissolve l'aperta intonazione metastasiana ...
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Tivoli Comune della prov. di Roma (68,4 km2 con 52.853 ab. nel 2008). Il centro è situato sulle pendici N dei M. Tiburtini, a 235 m s.l.m., alla sinistra dell’Aniene, nel punto dove questo salta, con [...] comunale; nel 1259 accettò la dipendenza dal Senato romano e fu poi alleata diColadiRienzo. Combatté con Ladislao di Durazzo (1413) e accolse più tardi (1447) le armate di Alfonso d’Aragona; ma poco dopo perdette ogni autonomia per divenire città ...
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Comune della prov. di Roma (47,1 km2 con 19.251 ab. nel 2008, detti Prenestini). Sorge a 450 m s.l.m. su uno sprone dei Monti Prenestini avanzato verso la campagna romana. Tradizionale l’artigianato del [...] Bonifacio VIII nel 1297, risorse dalle rovine nel 1306 con il favore di Clemente V e nei decenni successivi costituì nuovamente un baluardo dei Colonna nella loro lotta contro ColadiRienzo e durante l’esilio dei papi ad Avignone. Tornata la curia a ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] sua famiglia dalla strage dei suoi, compiuta da ColadiRienzo. Tra i figli, oltre a Stefano il Giovane, senatore di Roma nel 1332 e nel 1342, che morì nel 1347 combattendo contro ColadiRienzo, sono da ricordare Giovanni, cardinale dal 1327, amico ...
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Albornoz 〈albℎornòtℎ〉, Gil (Egidio) Álvarez de. - Cardinale e uomo politico (Cuenca 1300 circa - Buonriposo, Viterbo, 1367). Arcivescovo di Toledo, cancelliere del re di Castiglia e cardinale dal 1350, [...] S. Sede in Roma, servendosi, sia pure a malincuore, dell'opera diColadiRienzo (ag.-ott. 1354). Si rivolse quindi contro il Ducato di Spoleto e i signori della Marca di Ancona (Malatesta, Montefeltro ed altri minori) e della Romagna (da Polenta ...
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Scrittrice francese (Milano 1801 - Monthéry 1879). Scrisse varî romanzi (La conjuration d'Amboise, 1822; Gertrude, 1827; Jérome ou le jeune prélat, 1829; Indienne, 1833, ecc.) e le Lettres sur les ouvrages [...] di G. Capponi, intraprese e pubblicò studî storici sulla repubblica di Firenze, Lorenzo de' Medici, ColadiRienzo, ecc. Negli ultimi anni pubblicò, sotto lo pseudonimo di dei suoi contemporanei, in particolare di Chateaubriand, Béranger, La Mennais, ...
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Nominato presidente della R. Accademia d'Italia con r. decr. del 12 novembre 1937. Morto improvvisamente al Vittoriale degli Italiani (Gardone) il 10 marzo 1938, e ivi sepolto. Il Duce recò personalmente [...] 'azione è proprio degli uomini del Rinascimento, ai quali in questi ultimi tempi il D'A. è stato con significativa insistenza avvicinato: da quel ColadiRienzo (del quale non senza ragione il D'A. parafrasò la biografia trecentesca), il quale diceva ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] italiana, Firenze 1922; E. Buonaiuti, Gioacchino da Fiore, Roma 1931; K. Burdach e P. Piur, Briefwechsel des ColadiRienzo, Berlino 1912-1929. Sul problema dell'umanesimo: I. Burckhardt, La civiltà del Rinascimento in Italia, Firenze 1927; V ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] e va facendosi centro della poesia, della letteratura e delle arti. Vi soggiornano anche varî Italiani, fra cui il Petrarca e ColadiRienzo; e in essa, prima che in altra parte dell'Europa centrale, si fa avvertire l'influsso del nascente Umanesimo ...
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Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, [...] come un austero vindice della morale oltraggiata, in una Roma che dall'antica severità di costumi va precipitando nelle nuove mollezze. In Giuliano l'Apostata, in ColadiRienzo, nei Borgia, il C. espresse i suoi ideali anticlericali. Da ricordare un ...
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tavernaio
tavernàio (e tavernaro) s. m. (f. -a) [lat. tabernarius «bottegaio, oste», der. di taberna «taverna»]. – Proprietario, gestore di una taverna, oste (forme ant. o rare per taverniere): Niccolò, figliuolo di Lorenzo tavernaro, appellato...
tribunato
s. m. [dal lat. tribunatus -us, der. di tribunus «tribuno»]. – 1. In Roma antica, ufficio, dignità, carica di tribuno; collegio dei tribuni; il periodo di permanenza nella carica: il t. della plebe, il t. militare, ecc.; aspirare...