Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] e dalle nuove oleografie. Non fu, infatti, la collaborazione fra i tre organi di governo a rendere grande la Repubblica, ma il governo misto, perché tutto il potere è detenuto da una sola classe, quella dei "gentiluomini" (I, 6); nella seconda la ...
Leggi Tutto
Nel pensiero greco antico troviamo una classificazione delle forme di g. nel libro terzo delle Storie di Erodoto. Qui lo storico riferisce i discorsi di tre nobili persiani. Otane, difensore della democrazia, polemizza contro il governo di uno solo, insolente, arrogante, invidioso, che può fare quello ... ...
Leggi Tutto
regime polìtico L'insieme di norme, regole non formalizzate, procedure che stabiliscono diverse forme e modalità di esercizio del potere politico. Rientrano nel regime la Costituzione, il governo, i corpi rappresentativi, se ve ne sono, e i rapporti reciproci tra le diverse istituzioni, il sistema elettorale, ... ...
Leggi Tutto
Pier Paolo Portinaro
L'organizzazione del potere politico
Tradizionalmente con questa espressione sono stati indicati i regimi politici, più precisamente la loro organizzazione giuridica, l'articolazione dei poteri, in una parola la loro costituzione, ben prima che il costituzionalismo moderno facesse ... ...
Leggi Tutto
Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] coincidono, rispettivamente, con quelli del popolo o della classe e, in prospettiva, con gli interessi dell'intero genere dal potere per ottenere dai sottoposti quella collaborazione sociale (in termini di messa a disposizione del proprio tempo, dei ...
Leggi Tutto
MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] quegli anni il M. fu il principale collaboratoredi Mattioli, divenuto nel 1933 amministratore delegato, di studi retribuito; nell'estate di quell'anno fu nominato consulente economico del ministero col rango di ministro plenipotenziario di 1ª classe ...
Leggi Tutto
COLOMBO, Luigi
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano il 15 apr. 1886 da Francesco e Maria Leveni. Nel 1904, appena diciottenne, fu chiamato a far parte, in qualità di segretario, della giunta diocesana di [...] dal Cavazzoni a collaborare all'opera di risanamento di alcuni istituti di credito cattolici in grave 1978, pp. 19, 46, 61, 111 ss., 235; R. Moro, La formaz. della classe dirigente cattolica (1929-1937), Bologna 1979, pp. mo, 115, 119, 158, 166, 256, ...
Leggi Tutto
PICCOLI, Flaminio
Luigi Targher
PICCOLI, Flaminio. – Nacque il 28 dicembre del 1915 a Kirchbichl, un paesino del Tirolo austriaco dove la famiglia era stata trasferita in seguito all’evacuazione di [...] classe dirigente democratico-cristiana del Trentino e in quel contesto le figure del delegato arcivescovile don Oreste Rauzi e dell’assistente don Vittorio Pisoni furono un punto di rimase in una posizione di aperta collaborazione con la linea del ...
Leggi Tutto
PARONETTO, Sergio
Gianpiero Fumi
PARONETTO, Sergio. – Nacque il 14 gennaio 1911 a Morbegno (Sondrio) da Antonio, professore di matematica di origini trevigiane, e Rosa Dassogno, figlia di un agiato [...] di Camaldoli. Nel contempo intensificò la sua collaborazione alla rivista Studium, di cui fu segretario di redazione 3, pp. 344-372; A. Ferrari, La preparazione di una classe dirigente nella crisi economica e politica (1922-1945), in Bollettino ...
Leggi Tutto
MALVEZZI DE' MEDICI, Nerio
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna il 2 ott. 1856, terzogenito del conte Giovanni, uno fra i maggiori esponenti del liberalismo moderato emiliano, e di Augusta Tanari. Dopo [...] di Minghetti, pubblicò un articolo commemorativo, nel quale, ricordando come nel 1848 lo statista bolognese avesse ricercato la collaborazione , 182 s.; H. Ullrich, La classe politica nella crisi di partecipazione dell'Italia giolittiana( (1909-1913), ...
Leggi Tutto
Partito comunista italiano (PCI)
Partito comunista italiano
(PCI) Partito politico italiano, costituito nel 1921 e sciolto nel 1991. Fu fondato, sull’onda della Rivoluzione d’ottobre e del biennio [...] 1943 la formazione di un fronte nazionale antifascista e di squadre d’azione patriottica. Grazie ai legami con la classe operaia del Nord, con il «compromesso storico» (1973), proposta dicollaborazione con le forze cattoliche e socialiste per il ...
Leggi Tutto
DORIA PAMPHILI LANDI, Alfonso
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 25 sett. 1851, dal principe Filippo Andrea e da Mary Talbot, e assunse con il titolo nel 1890, alla morte del fratello Giovanni Andrea, [...] di un Istituto per fanciulli abbandonati, della Società anonima edificatrice di case per la classe povera e laboriosa e della Società di creazione a Firenze, in collaborazione con la Ford, di una fabbrica di pezzi di ricambio per autovetture. Lunga e ...
Leggi Tutto
collaboratore
collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di un’attività, di un’iniziativa, e sim.: c....
dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi l’età adulta: una giovane d., una d. anziana;...