Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] a un insieme definito di proprietà comunicative.
Si ha anzitutto la concisione, realizzata soprattutto dagli enunciati nominali o dai complementi circostanziali senza preposizione (cfr. gli esempi 12-17 e quelli nel § 3.5). Essa può servire all ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] discorso nella frase precedente. Il tema del discorso a cui rinvia il gerundio può essere realizzato nella principale come complemento diretto (42) o indiretto (43):
(42) Se passeggiando nelle notti serene i piedi ti conducessero verso i viali della ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] il primo è telico, il secondo no) si riflette nei nomi d’azione corrispondenti, e nella loro compatibilità o incompatibilità con complementi di tempo continuato o determinato:
(66) (ho imparato l’inglese / *studiato inglese) a scuola in 2 anni
(67) l ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...]
può essere interpretata o come una frase scissa con focus contrastivo (25) o come una normale frase copulativa in cui il complemento del verbo essere regge una relativa restrittiva (26):
(25) – Chi è l’avvocato che hai conosciuto ieri? – È un notaio ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] battuta di discorso diretto. Ancora usati il titolo nominale composto da un sostantivo determinato da attributi o espansione di complementi («La guardia giurata uccisa da un solo colpo alla nuca»), e il titolo costituito da una frase verbale («Torna ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...]
La ripresa con pronome clitico è invece sempre obbligatoria, nella dislocazione a sinistra, quando il costituente dislocato è un complemento oggetto. In questo caso il pronome oggetto si accorda in genere e numero con il nome dislocato:
(19) questo ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] sintassi teorica e descrittiva (per es., Jespersen 1924; Halliday 1967; Williams 1980; Chomsky 1981). È possibile che il complemento predicativo si riferisca sia al soggetto (63) che all’oggetto diretto (64) di un verbo predicativo transitivo:
(63 ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] la relazione, nota come teorema di Coriolis, aa=ar+aτ+ac, ove ac=2 ωτ×vr è l’accelerazione di Coriolis o complementare (ωτ è la velocità angolare nel m. di trascinamento). Se il m. di trascinamento è traslatorio rettilineo uniforme, l’accelerazione ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] 'unità semantica con il verbo. L'elemento nominale sá di sá-dug4 funziona dal punto di vista grammaticale come un complemento oggetto, di conseguenza 'ciò che viene raggiunto' è espresso da un caso obliquo, costruito con una serie di infissi identica ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] e vado al cinema insieme a lei si ha esco con Luisa e ci vado al cinema (insieme), ecc.;
(e) nei complementi indiretti composti da pronome personale tonico + preposizione terminante con sillaba aperta, l’ordine normale non è (come ci si aspetterebbe ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complementazione
complementazióne s. f. [dall’ingl. complementation, der. di (to) complement «completare, essere di complemento»]. – In genetica, la produzione di un fenotipo selvatico o normale che si verifica quando due cromosomi, portatori...