I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] (pronomi oggetto) o obliqui. A rendere più complesso il sistema, le forme complemento si distinguono ulteriormente in toniche e le per la terza persona singolare e plurale femminile, rispettivamente:
(2) E’ mi par d’or in hora udire il messo (Petrarca ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] stesso a parità di significato; al suo posto può stare anche un pronome complemento, con altro significato (1 b.):
(1)
a. Mundarten, Bern, Francke, 1949-1954, 3 voll., vol. 2º, Formenlehre und Syntax).
Salvi, Giampaolo (1988), La frase semplice ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] mi posso mettere a fare le telefonate per niente, ogni minuto. U telèfunu u pavu iù! («il telefono lo pago io»)
(2) Quannu fu ca , piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento, preposizione + nome, ecc.; singole parole, come sostantivi ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] Nel caso in cui codifica una relazione grammaticale di soggetto o complemento oggetto, il cui contenuto dipende dal verbo reggente, il consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] sia un soggetto, come in (16) e (17), che un complemento (18):
(15) Ma a Beirut è l’inferno. […]. Per gli adolescenti che vivono lì la (esito della fusione di sì come; Mazzoleni 2007a: § 2.3) compare non solo con il più recente valore causale ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] che ha come proprio complemento una frase (➔ completive, frasi), dando così luogo a un costituente sintattico di fin dalle origini, in testi di ogni livello. Si vedano gli esempi (2) e (3), tratti dalla nostra tradizione poetica, in cui è evidente ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] la stessa funzione degli aggettivi stanco (3) e affaticato (2): tali elementi sono infatti attributi dell’oggetto diretto Luca. Spesso a essi viene assegnato il valore di complemento predicativo dell’oggetto (Skytte, Salvi & Manzini 1991: 509 ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] .
1.1.1 Proprietà. Si possono distinguere:
(a) i verbi parasintetici formati con i prefissi ad- scucire, smacchiare.
1.1.2 Prefissi. I prefissi dei verbi di un cambiamento subito dal referente del complemento oggetto, e in cui l’aggettivo è ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] , il clitico è all’accusativo: li in 2).
La classe III è costituita da verbi con complemento indiretto. Quest’ultimo è introdotto da a se è costituito da un nominale pieno (15 a.) e dal clitico dativo se pronominalizzato (15 b.):
(15)
a. a ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] condire ogni sua prosa di qualche svista ortografica? (Bassani 1991: 402)
(2)
a. udir mi parve un mormorar di fiume (Dante, Par. XX, ha anche il caso dell’oggetto diretto reinterpretato come complemento preposizionale (28):
(27) il proprio orgoglio, ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...