Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] o al futuro, il tempo della subordinata è il presente:
(2) gli mando / manderò un telegramma perché mi raggiunga al più funzione simile a quella di un complemento che esprime la meta: Vito è andato a Urbino, Vito ha mandato Guglielmo a Urbino. Il ...
Leggi Tutto
I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] anaforico (➔ anafora), nel secondo è di tipo deittico (➔ deittici):
(2) sul secondo ripiano della credenza ci sono delle forbici: me le prendi complemento oggetto]
c. domani arriverà il nuovo direttore: dovremo rivolgerci a lui [a lui = complemento ...
Leggi Tutto
Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] elemento scisso (sottolineato nell’es. 2); la secondaria è introdotta da che:
(2) [è Mario] [che vuole a voler partire.
L’elemento scisso può essere costituito da una varietà di elementi della frase canonica: un ➔ oggetto diretto (4), un complemento ...
Leggi Tutto
Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] (arrivare, vedere), mentre il complemento predicativo corrisponde a un predicato secondario di tipo nominale di teoria della sintassi, in Id., Saggi linguistici, vol. 2°, La grammatica generativa trasformazionale, Torino, Boringhieri, 1970, pp. ...
Leggi Tutto
Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] 0 argomenti: piove a dirotto
(40) 1 argomento: (io) non parto subito
(41) 2 argomenti: prendo il treno
(42) 2 argomenti: non in posizione post-verbale (non voglio mica);
(d) il complemento oggetto segue il predicato, ma non quando è costituito da ...
Leggi Tutto
I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] corrispondenti manifestano questa opposizione:
(53) l’apprendimento dell’inglese a scuola in 2 anni [telico]
(54) lo studio dell’inglese a scuola * in 2 anni [atelico] / per due anni [durativo]
Il complemento per x tempo – che in (53) è compatibile ...
Leggi Tutto
La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] amico, fratello a Pasquale), nell’esclamazione beato a lui!, fesso a te!, nel paragone (come a); recente, a Napoli, la a nel complemento di paragone napoletani di teatro, «Linguistica e letteratura» 31, 1-2, pp. 89-110.
De Blasi, Nicola (2009a), ...
Leggi Tutto
Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] Novecento. È tipicamente costituito da un complemento diretto, in genere relativo a una parte del corpo, che circoscrive del greco e del latino (flava comas «bionda le chiome»).
2. 5 Nominativi assoluti
Con quest’espressione le grammatiche indicano l’ ...
Leggi Tutto
Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] è usato come costituente (soggetto, oggetto o complemento di varia natura) di frase:
(1) la croce, cantarsela e suonarsela:
(2) E mentre davanti allo studio di per l’aia, vin santo, cuor di leone, a rigor di logica.
DISC 1997 = Il Sabatini Coletti. ...
Leggi Tutto
I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] Trifone (1997: 132, 353 segg.) indicano i seguenti verbi nei loro esempi di complementi di moto a, moto da o moto per luogo:
(2) andare, arrivare, cadere, correre, dirigersi, entrare, fuggire, girare, giungere, partire, passare, rimettere, ritornare ...
Leggi Tutto
complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...