I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] argomenti): richiedono cioè un argomento soggetto (espresso o sottinteso), che rappresenta l’esperiente, e un argomento del verbo all’infinito e un clitico rappresentante un complemento indiretto di esso, il primo (accusativo) andrà in proclisi al ...
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Alessandro Magno
Guido Martellotti
Il discorso più ampio che D. fa intorno ad A. (356-323 a.C.; re di Macedonia, figlio e successore [dal 336] di Filippo II) è nel secondo libro della Monarchia, dove [...] , complemento), giacché da esso muove D. per proporre una classificazione di vari tipi di costruzione argomento ex silentio che, oltre tutto, presuppone note a D. cose che poteva ignorare: dal passo di Alberto Magno, citato sopra a proposito di ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] di cui Gianni teme il padre
b. la ragazza di cui Gianni ha divertito i genitori.
I verbi della classe III codificano l’esperiente come oggetto o complementodi mettere]
Entrambi gli argomenti, quindi, hanno proprietà di soggetto, sia pure di tipo ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] argomentodi barattoli (Calvino 1994: 19)
Nella lingua moderna, l’oggetto diretto del verbo transitivo è normalmente espresso come tale (27), ma nella lingua antica e letteraria si ha anche il caso dell’oggetto diretto reinterpretato come complemento ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] la dimensione sociale della lingua da quella letteraria, argomentò la priorità del parlato – «proprio de gl’animali del participio con il complemento oggetto posposto («Ho spesi più di 20 scudi»); è frequente l’omissione di che («mi disse ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, [...] acquisizione dell’italiano come L2).
In (3), la relazione fra gli argomenti Carlo e il fattorino è espressa dall’insieme verbo + preposizione ( : accorgersi e pentirsi richiedono obbligatoriamente un complemento retto da di:
(14)
a. Mario si accorse ...
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DE BLASI, Dante
Liberata Cerasani
Nacque il 25 ott. 1873 a Uggiano La Chiesa, in provincia di Lecce, da Cesario e Maria Consiglia-Varardi. Nel 1893, anno in cui conseguì la licenza liceale, vinse fra [...] XVIII [1908], pp. 79-90.
Altro argomentodi dibattito fra i ricercatori dell'epoca era la possibilità di diagnosi sierologica della malaria: investigando con il metodo della deviazione del complemento il D. giunse a conclusioni negative (Deviazione ...
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I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] sono tradizionalmente considerati copulativi quando sono seguiti da un complemento predicativo (Serianni 1988):
(10) mio padre nacque classe dei verbi zerovalenti (o avalenti), privi diargomenti, è costituita dai verbi intransitivi e impersonali che ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] , Bianca parla;
(b) un argomento che esprime l’oggetto nozionale del verbum dicendi, il quale può essere rappresentato da un complemento oggetto (Bianca dice le preghiere), da un complemento preposizionale (Bianca parla di Zebedeo), da una frase ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] a sé il polso
Il clitico riflessivo, anche se non è argomento del verbo ma ha valore affettivo-enfatico (il cosiddetto ➔ dativo clitico riflessivo, che ha solo funzione di oggetto diretto e dicomplemento indiretto (3-4), il pronome riflessivo ...
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argomento
argoménto s. m. [dal lat. argumentum, der. di arguĕre «dimostrare»]. – 1. Ciò che si adduce a sostegno di quanto si afferma; ragione, prova: allegare, recare, addurre, confutare, ribattere un a.; questo è un a. persuasivo; l’alibi...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...