La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] con il complemento oggetto (pecunias) del verbo habere; nel passaggio successivo habere acquista il valore di ausiliare e cunctando «ristette esitando», in Ammiano Marcellino, Res Gestae a Fine Corneli Taciti 17, 8; stellas ire trahendo comas «le ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] che Giovanni abbia perso il treno funziona come complemento oggetto di teme: è una completiva, che esprime un argomento è visto, la forma detta causale si presta anche all’espressione del fine, e più in generale dei motivi; dall’altro lato, la causa ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] C. Aquilio non sia presente»). La presenza del complementatoredi davanti all’infinito rappresenta una innovazione romanza ancora non resistere a una strana sensazione di paura di essere alla fine dimenticato
(89) sono sicuro di non sbagliare
ma più ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] della lingua italiana, fino a ➔ Giovanni Boccaccio, il complemento ➔ oggetto si colloca spesso prima del participio (➔ italiano del marchese di Cacherano, gentiluomo astigiano, la sposò (Alfieri 1996: I, 1)
(53) Venuta dal Cile alla fine del secolo ...
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CAPELLO, Luigi Attilio
Giorgio Rochat
Nato a Intra (Novara) il 14 apr. 1859 da Enrico e da Ernesta Volpi, venne avviato alla carriera militare dal padre, funzionario dei telegrafi, di medie possibilità [...] con molti giornalisti e l'ascendente su giovani ufficiali dicomplemento che brillavano per ingegno e cultura (da Alessandro Casati peggioramento delle condizioni di salute alla fine del 1928 il C. fu destinato a una clinica di Formia, dove trascorse ...
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COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] morte di P. C., in Biblioteca italiana, I (1816), pp. 439-463, intesa come complemento della missioni in Germania dei C.; Studi sulla crisi italiana alla fine del sec. XV. La polit. di Ludovico il Moro e di Ercole Id'Este negli anni 1492-93, ibid., L ...
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COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] complemento della statistica.
Per il C. la demografia è la scienza dell'"uomo di massa" (l'espressione e il concetto sono di associazioni agrarie in Italia dalla metà del sec. XVIII alla fine del XIX, Roma 1901; La determinazione della durata della ...
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JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] stagione risorgimentale; richiamato alle armi quale ufficiale dicomplemento in cavalleria, fu destinato all'ufficio Roma, intorno a De Gasperi, fin dalla fine degli anni Trenta, allo scopo di aggiornare la riflessione politica sui vari problemi ...
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DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] partecipò alle ultime fasi del conflitto mondiale come sottotenente dicomplemento. Nel settembre del 1919 sposò Maria De Palma uscirono a Firenze i Primi studi manzoniani e altre cose. Alla fine del '50 compì l'ultimo viaggio a Matera: nonostante se ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] non dà informazioni né circa l’inizio, né circa la fine dell’evento stesso, bensì sul suo perdurare e la possibilità verbi durativi esprimenti la realizzazione di un certo scopo, spesso determinati da un complemento oggetto: leggere un libro, ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...