Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] SVO, hanno un ordine marcato con il complementodiretto / indiretto dislocato in prima posizione. In questi casi si produce «un conflitto sistematico tra il soggetto grammaticale inanimato e il soggetto logico rappresentato dall’esperiente animato ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] da preposizione, si lega direttamente al verbo (di qui anche la denominazione di oggetto diretto). La nozione di complemento oggetto si contrappone quindi a quelle di ➔ soggetto e di complementoindiretto (➔ complementi).
La possibilità di reggere ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] si riferisce al ragazzotto che è stabilito come tema del discorso nella frase precedente. Il tema del discorso a cui rinvia il gerundio può essere realizzato nella principale come complementodiretto (42) o indiretto (43):
(42) Se passeggiando nelle ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] . Si tratta, a ben guardare, solo di alcuni tipi particolari e ricorrenti di complementi (complemento oggetto o diretto, di termine o indirettoe pochi altri), i quali sono considerati, come il soggetto, tutti indispensabili alla rappresentazione ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] gruppi (cfr. Skytte, Salvi & Manzini 1991): quelle che rappresentano il complemento oggetto diretto (come in 19 e 20) e quelle che rappresentano un complementoindiretto (29). Infatti la possibilità di pronominalizzare di + infinito con lo (19 ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] argomento espresso da un complemento oggetto e un terzo argomento espresso da un complementoindiretto per lo più introdotto diretto sembra in questi casi un fatto solo lessicale, nel senso che abbastanza inspiegabilmente riguarda certi verbi e ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] di ➔ oggetto diretto. Il sintagma verbale di cui fanno parte è per lo più è soliti distinguere allora tra complemento predicativo del soggetto ecomplemento predicativo dell’oggetto. I sintagmi dotati di altre funzioni (dativo o oggetto indiretto ...
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Il discorso indirettoè una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] (1998) osserva, ad es., che se il discorso direttoè utilizzato soprattutto nel genere orale della fiaba, nella leggenda e nella narrazione aneddotica viene in genere preferito il discorso indiretto (cfr. Lavinio 1998: 304-305; Calaresu 2004: 26 ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] forme canoniche è oggetto indiretto (tipicamente, complemento di è contenti/e
(33) si è bambini
(34) si è pagati, si è menzionati.
Una proprietà dei costrutti riflessivi in cui si è lessicalizzato (riflessivi direttieindiretti, medi, inerenti) è ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] principale; citare, sotto forma di discorso diretto o indiretto, le parole pronunciate da altri parlanti ( complemento, preposizione + nome, ecc.; singole parole, come sostantivi (come in 13, piemontese / italiano: Regis 2005: 34), verbi, aggettivi e ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è stato...
diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...