Pellegrini, Giovan Battista
Maurizio Trifone
Linguista, nato a Cencenighe (Belluno) il 23 febbraio 1921. Ha studiato all'università di Padova alla scuola di C. Tagliavini e poi all'università di Pisa, [...] ); Introduzione alla linguistica albanese (1995); Varia linguistica (1996); Comparazioni lessicali retoromanze. Complemento ai saggi ladini dell'Ascoli (1998). Ha ideato e diretto l'Atlante storico-linguistico-etnografico friulano (6 voll., 1972-86). ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] tMRI e PET sulla produzione del linguaggio, un complemento alle scoperte di Dronkers sui deficit nella produzione diverse finestre su un unico processo evolutivo? Un paragone più diretto tra l'emergere e l'ampliamento di parole e grammatica è ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] verbo in fondo, e si propugna il costrutto diretto alla francese, un periodare progressivo, breve, paratattico e verbo) e l’inversione del sostantivo seguito dal complemento di specificazione, dell’ausiliare seguito dal participio, del verbo ...
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Linguaggio
Domenico Parisi
Raffaele Simone
Olga Capirci
Virginia Volterra
In senso generico, linguaggio è un termine che designa qualunque codice destinato a esprimere o comunicare significati. In [...] facoltà di linguaggio non abbiamo accesso diretto. Possiamo osservare il linguaggio solamente di parole che dà al resto del sintagma il suo comportamento sintattico) e il complemento (tutto il resto). Per es., in una sequenza come "Ho letto il libro ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] e (come già accennato) non obbligatorio; l’oggetto diretto è rematico e normalmente posposto al predicato; l’oggetto )
(e) Formazione, a partire dalla lingua colloquiale, di nuovi complementatori (la storia che …, il discorso che …, la faccenda che ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] )lae (ma l’italiano antico aveva li ambigenere); lo, la, li, le (oggetto diretto) < (il)lum, (il)lam, (il)lī, (il)lae o (il antica la cosiddetta legge Migliorini, per la quale il complemento di materia retto da articolo determinativo + nome vuole ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] e intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi; una sintesi in Jezek 2005). Un verbo è transitivo quando ammette un complemento ➔ oggetto (o diretto), come nel caso di aggiustare in (13), che non può apparire senza oggetto:
(13) l’idraulico ha ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] sá-dug4 funziona dal punto di vista grammaticale come un complemento oggetto, di conseguenza 'ciò che viene raggiunto' è tema B (G), tema Š (Š), suffisso dell'oggetto diretto per la terza persona singolare (A3), suffisso dell'oggetto indiretto ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] del soggetto è quella di non essere introdotto da una preposizione (proprietà condivisa con l’oggetto diretto e, fra i complementi indiretti, quelli di tempo: ho studiato tutta la notte); fanno eccezione alcune frasi soggettive introdotte da ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] passivo è da ricondurre in primis proprio alla necessità di far iniziare la frase con un’informazione data (il complemento oggetto diretto di una frase che contiene un verbo con diatesi attiva). Un esempio di costrutto passivo, che permette la ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...
diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...