I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] manifestano questa opposizione:
(53) l’apprendimento dell’inglese a scuola in 2 anni [telico]
(54) lo studio dell’inglese a scuola * in 2 anni [atelico] / per due anni [durativo]
Il complemento per x tempo – che in (53) è compatibile col verbo ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] fesso a te!, nel paragone (come a); recente, a Napoli, la a nel complemento di paragone riferito all’età (lui ha un anno in più a me) e nella autori napoletani di teatro, «Linguistica e letteratura» 31, 1-2, pp. 89-110.
De Blasi, Nicola (2009a), Da ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] ai primi del Novecento. È tipicamente costituito da un complemento diretto, in genere relativo a una parte del corpo del greco e del latino (flava comas «bionda le chiome»).
2. 5 Nominativi assoluti
Con quest’espressione le grammatiche indicano l’ ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] e da aggettivi) è usato come costituente (soggetto, oggetto o complemento di varia natura) di frase:
(1) ho trovato un piccolo cantare e portare la croce, cantarsela e suonarsela:
(2) E mentre davanti allo studio di Carramba protestano i ballerini ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] Trifone (1997: 132, 353 segg.) indicano i seguenti verbi nei loro esempi di complementi di moto a, moto da o moto per luogo:
(2) andare, arrivare, cadere, correre, dirigersi, entrare, fuggire, girare, giungere, partire, passare, rimettere, ritornare ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] invece parte della rima, sia che si tratti del complemento del nucleo sia che risulti associata alla coda sillabica (Marotta and Rome, «Journal of the International Phonetic Association» 35, 2, pp. 131-151.
Chiari, Isabella (2002), Ridondanza e ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] dei ‘casi’ profondi, definiti in base al significato; 2) delle regole che indicassero, per ciascuna lingua e per un caso in cui la marca formale, la proposizione da tipica del complemento di moto da luogo, entra in conflitto con la semantica di stato ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] Si vedano in (54)-(56) casi di che usato per relativizzare complementi di vario tipo:
(54) ho sentito delle cose che al limite 1979a), Data on the noun phrase accessibility hierarchy, «Language» 55, 2, pp. 333-351.
Keenan, Edward L. & Comrie, ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] (3,7%) e residenti nel resto della Svizzera (2,8%).
Le percentuali relative all’italiano degli ultimi sei rilevamenti alternative come in mettere sotto discussione e chinarsi su + complemento astratto nel senso di «occuparsi di, concentrarsi su». ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] la pronuncia può servire da monito generale («La Repubblica» 2 aprile 2009)
Formulari sono le espressioni di sani principi, il caffè + il caffè è caldo. Il valore concomitante del complemento predicato è piuttosto chiaro: i due stati di cose si ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...