Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] lo stesso può valere per un verbo e il suo complemento (➔ dislocazioni). Le regole del nostro sistema di scrittura di) (2000), Corpus di italiano parlato, Firenze, Accademia della Crusca, 2 voll.
Firenzuoli, Valentina & Tucci, Ida (2003), L’unità ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] chiede l’anno di nascita), animato (2 e 3) o inanimato (1 e 4):
(1) che/quali programmi hai?
(2) con che/quali uomini hai a In alternativa al clitico, col pronome possiamo trovare un complemento partitivo:
(15) quanti di voi vogliono venire?
Quanto ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] ). Le forme composte attive richiedono inoltre accordo con un complemento ➔ oggetto espresso da un pronome clitico di terza persona cui si parla:
(1) alle 5 di ieri Carlo era già partito
(2) alle 5 di domani Carlo sarà già partito
(3) ormai Carlo è ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] Lyons 1968): modo, tempo e aspetto verbale (2) e l’accordo con il soggetto (3):
(2) Mario era un insegnante
(3) Mario e Luisa e dipende dal fatto che il sintagma nominale in posizione di complemento è usato per riferirsi ad un oggetto, e non per ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] era indicata anche dalle preposizioni concomitanti:
(5) ad fines Belgarum pervenit (Cesare, De bello gal. II, 2)
«giunse nei territori [complemento di moto a luogo, caso accusativo con preposizione ad] dei Belgi [caso genitivo]»
Le lingue romanze ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] argomenti diversi: gli argomenti diretti del verbo (soggetto e complemento oggetto) diventano obliqui, di norma introdotti da di:
(1 ) il programma chiude / la chiusura del programma
(2) i contadini coltivano patate / la coltivazione delle patate
La ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] soggetto e verbo, da verbo e complemento, da aggettivo e nome, da nome e complemento di specificazione, e così via) (3), a differenza di quanto accade negli esempi seguenti:
(2) l’insieme delle relazioni presenti tra più soggetti, consente di ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] , Senso. Nuove storielle vane – Il collare di Budda)
(2) Corrado aveva ricevuto una lettera urgentissima. – Gli rincresce anche 1991: 3). Se il predicato è un verbo transitivo, il complemento oggetto ha tipicamente il ruolo di paziente o di tema.
...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] tipiche come in qualità di, in funzione di, in veste di. A differenza del complemento predicativo, che si presenta a volte in forme simili ma dipende dal sintagma verbale (2), l’apposizione dipende sempre dal sintagma nominale (3) (Andorno 2003: 114 ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] propriamente detti non hanno portata predicativa autonoma e necessitano di un complemento predicativo nominale (➔ predicativo, complemento) per formare un predicato interpretabile:
(2) Mario sembra stanco
(3) il guardiano non stava attento
(4) quello ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...