MALIPIERO, Gian Francesco
Compositore di musica, nato a Venezia il 18 marzo t882. Studiò al conservatorio di Vienna, poi al Liceo musicale di Venezia con M. E. Bossi e in Germania. Fu per qualche tempo [...] la composizione di M. si anima tutta per il giuoco di luci e d'ombre, di piani tonali contrastanti e di rapide improvvise mutazioni di umore). Così nei polittici per orchestra (dalle Pause del silenzio ai Concerti), così in quelli di musica dacamera ...
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Compositore italiano, nato a Firenze il 1 ottobre 1931. Avviato agli studi musicali come violinista, fu allievo di G. Maglioni al conservatorio di Firenze; quindi seguì per qualche tempo i corsi di armonia [...] la propria esasperata libertà individuale - contro le codificate costrizioni della civiltà di massa.
Composizioni. Per il teatro: La Passion selon Sade, mistero dacamera (Palermo 1965, in esecuzione parziale; Stoccolma 1968, integrale); Lorenzaccio ...
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PACHELBEL, Johann
Hans Joachim Moser
Compositore. S'ignora la data della 1iascita. Fu battezzato il 1 settembre 1653 in Norimberga e ivi morì il 3 marzo 1706. Nella sua città natale fioriva una ricca [...] viennesi W. Ebner e Aless. Poglietti una musica dacamera ispirata al barocco italiano. Attraverso J. J. Froberger fu uno scolaro del P., e infatti nei primi libri di composizioni per organo dello stesso J. S. Bach troviamo accenti pachelbeliani. ...
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Compositore olandese, nato a Utrecht il 6 giugno 1939. È considerato uno degli autori europei più influenti dell'ultimo scorcio del 20° secolo. Cresciuto in una famiglia di musicisti, nel periodo 1953-1957 [...] Aia (1957-1962), dove si diplomò ottenendo il primo premio di composizione. In seguito si è perfezionato con L. Berio a Milano (1962 , 1958, e Nocturnen (Notturni) per soprano e orchestra dacamera, 1959. L'influsso del jazz e della multiforme scena ...
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Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] individualità del musicista e formano il centro ideale della composizione. La logica che riunisce i vari tempi come nel 1729 violoncellista a Bonn, nel 1738 direttore della musica dacamera e consigliere di corte nella stessa Bonn; nel 1765 si ritirò ...
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Compositore, nato a Parigi verso il 1623, morto a Londra nel febbraio o nel marzo 1677. Alunno del celebre organista e clavicembalista J. de Chambonnières, fu nel 1655, poco dopo il suo matrimonio, nominato [...] di Saint-Honoré. Ben presto egli si fece conoscere con la composizione di ariette, di canzoni e, nel 1658, di una sorta altro che drammatica, si accosta ancora alle forme della musica vocale dacamera in voga a quei tempi (sec. XVII), ma le melodie ...
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Musicista, nato a Votkinsk nel 1840, morto a San Pietroburgo nel 1893. Figlio di un ingegnere delle miniere e di una oriunda francese, ebbe un'infanzia abbastanza felice e a dieci anni si entusiasmò ascoltando [...] si mise a frequentare regolarmente il corso di composizione musicale tenuto al conservatorio di Pietroburgo dal Rubinstein e lirico, i due Quartetti per archi, le numerose romanze dacamera e i pezzi pianistici, tra i quali primeggiano quelli che ...
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Direttore d'orchestra e pianista di famiglia ebraica di origine ucraina, nato a Buenos Aires il 15 novembre 1942. Nel 1952 si trasferì in Israele con la famiglia e ne prese la cittadinanza. Talento precocissimo, [...] per la direzione d'orchestra e di E. Mainardi per la musica dacamera al Mozarteum di Salisburgo, B. ha proseguito la sua formazione a Parigi con N. Boulanger, per la composizione, e a Roma e Siena con C. Zecchi. Vincitore della Medaglia Beethoven ...
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Nato a Bologna il 5 novembre 1666, morto nel 1740 (in Spagna?). Appartiene a un ramo spurio della famiglia Ariosti, estintasi nel 1786. Entrato nei Serviti di Santa Maria nel 1688 assunse il nome di frate [...] opera (v. bononcini). Rientra a Bologna nel 1728. Nella composizione di opere teatrali (prima opera la Dafne su libretto di il pianoforte. Nella biblioteca di Bologna esistono dei Divertimenti dacamera a violino e violoncello che risalgono al 1695. ...
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SOMIS, Giovanni Battista
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato Torino il 25 dicembre 1686, ivi morto il 14 o 15 agosto 1763; appartenne a famiglia di musicisti. Iniziati gli studî con suo [...] . Non è invece assodato ch'egli abbia studiato la composizione col Vivaldi a Venezia. Tornato nel 1707 a Torino, nella cappella reale della citta nativa e che ha lasciato 8 Sonate dacamera a violino solo e violoncello o cimbalo op. 2 (Parigi senza ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...