FAMIGLIA
Marzio Barbagli e C. Massimo Bianca
Sociologia
di Marzio Barbagli
Introduzione
Nel linguaggio comuneitaliano, come del resto in quello inglese, famiglia è un sostantivo polisemico usato [...] vita (v. Goode, 1956 e 1962; v. Chester, 1977). In Italia, invece, questa relazione è ancora inversa (v. Barbagli, 1990).
La seconda questa si è liberata a poco a poco dai controlli della comunità e della parentela. Vi è stato in secondo luogo il ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] si fa risalire di solito al russo intelligencija, che, pronunciato ‛intellighenzia', è diventato una parola del linguaggio comuneitaliano, data dai dizionari. Viene usato spesso proprio per designare l'insieme degl'intellettuali come gruppo o ceto o ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Pietro Fanfani, che in un opuscolo intitolato La lingua italiana c’è stata, c’è e si muove sosteneva che un italianocomune era sempre esistito e che non si doveva rinunciare all’autorità degli scrittori, delegando la norma al solo uso vivo. Che ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] naturale, l’apporto delle varietà regionali (Zolli 1986). Tra i numerosi dialettismi che penetrano in questo periodo nell’italianocomune, molti sono legati a referenti materiali e alla vita pratica. Citando dal solo campo semantico della gastronomia ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] sua inalterabilità e la coincidenza per un’ampia parte con il lessico più noto hanno consentito un amalgama pieno con l’italiano di uso comune.
Se ne ha conferma da un’indagine del 2008 (Librandi 2008) condotta su un campione di 36 parlanti, di età ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] , condividevano le premesse della essenziale letterarietà della lingua, giungendo alla medesima convinzione dell’effettiva esistenza di un italianocomune e nazionale, da legare ai progressi del pensiero e delle arti.
Certo meno ampie risultano le ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] es., l’opera di Goethe è piena di riferimenti all’Italia e nella sua Weimar la conoscenza della lingua italiana era così in Europa sulle ali del canto e della musica un pubblico comune di spettatori, e anche di ascoltatori della nostra lingua (Folena ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] elevati nell’agricoltura, negli alberghi e nei pubblici esercizi, nei trasporti e nelle comunicazioni, nei servizi domestici presso le famiglie. Sul totale degli occupati l’Italia presenta una quota di lavoratori autonomi (24,9% nel 2008) tra le più ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] dal cabaret e dalla televisione, come R. Benigni, C. Verdone, M. Troisi, F. Nuti.
Caratteristica comune di questo nuovo c. italiano fu il trovarsi a operare in una realtà profondamente condizionata dalla proliferazione incontrollata dell’emittenza ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...