Francese (Chevron, Savoia, 980 circa - Firenze 1061), di nome Gerardo, divenne papa nel dicembre 1058. Con l'aiuto delle milizie imperiali cacciò da Roma l'antipapa Benedetto X. Deciso fautore dellariforma [...] con l'aiuto normanno, impadronirsi dell'antipapa (fortificatosi, nel frattempo, a Galeria), che fu poi deposto dal concilio. Questo nel 1060 emanò i famosi decreti contro la simonia, che avrebbero acuito ancor più il dissidio fra Chiesa e Impero, del ...
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Morto papa Stefano III, il 3 febbraio 772, i suffragi del clero e del popolo romano si raccolsero sul diacono Adriano, che fu consacrato il nove. Egli usciva dalla nobiltà romana; ed essendo orfano del [...] presso Carlo anche per la riformadellaChiesa franca. A questo scopo gli di ristabilire il culto delle immagini; inviò suoi legati al secondo concilio ecumenico di Nicea (787), attese a che i canoni di quel concilio fossero accolti anche nel regno di ...
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SADOLETO, Iacopo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Modena il 12 luglio 1477 da Giovanni, professore di diritto civile a Ferrara, e da Francesca Machiavelli; morto a Roma il 18 ottobre 1847. Avviato agli [...] fu membro autorevole della commissione pontificia per la riformadellaChiesa e per il concilio.
Spirito armonico e , e infine nella sua attività al Conciliodi Trento, dove le sue parole furono di pace e di moderazione.
Opere: Opera omnia, Magonza ...
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Nacque, come sembra, in un villaggio dell'isola di Candia, allora soggetta ai Veneziani, intorno al 1340; ma poco si sa della sua fanciullezza. Entrato nei francescani, studiò a Padova, a Oxford, a Parigi; [...] Germania e d'Italia. Sciolto il concilio, A. si adoperò per l'estirpazione delle dottrine di Wicleff nella Boemia, favorì gli ordini religiosi, mostrò buoni propositi per la riformadellaChiesa; ma, sprovvisto di danaro e d'armi, fu in piena balia ...
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Teofilatto, figlio di Gregorio di Tusculo, alla morte di Sergio IV fu fatto papa dal partito tusculano col nome di Benedetto VIII e consacrato il 20 aprile 1012, mentre il partito dei Crescenzî levava [...] riformadellaChiesa. Coronati in Roma il 14 febbraio 1014 Enrico e la regina Cunegonda, vi tenne insieme col nuovo imperatore una sinodo, nella quale furono vietate le ordinazioni irregolari e l'alienazione dei beni ecclesiastici. In un conciliodi ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] ora per l'umanesimo gl'ispira anche un progetto diriformadell'educazione. Ma, prima che la Chiesa, stato e società laicale devono riformare sé stessi.
Contro la gerarchia, in nome della sua concezione dellaChiesa, L. si scaglia nel De captivitate ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] di Hieronimo de Ancharano.
Concilîdi Pisa.
Il conciliodella cristianità, la guerra santa, la riformadellaChiesa nel capo e nelle membra. Giulio II dichiarò nulla la convocazione, minacciò delle pene più gravi chi l'accogliesse, indisse il concilio ...
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VATICANO, Stato della Città del
Claudio Ceresa
Claudio Celli
Paolo Liverani
Giovanni Morello
Massimo Stoppa
Sabino Maffeo S.J.
(XXXIV, p. 1032; App. II, II, p. 1091; III, II, p. 1073)
La popolazione [...] è bene in linea con lo sviluppo storico della rappresentanza pontificia, che ha come punto di partenza l'invio di legati del papa ai Concili e ai vari Sinodi regionali sin dai primi secoli della vita dellaChiesa. A essi verranno ad aggiungersi i ...
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GIULIO II papa
Giovanni Battista Picotti
Giuliano della Rovere nacque ad Albissola presso Savona il 5 dicembre 1443, da povera famiglia. Francescano, attese a Perugia dal 1468 a studî di diritto; dallo [...] ; promosse temperatamente la repressione dell'eresia; pensò alla riformadellaChiesa e la propose quale compito al concilio del Laterano; per il decoro liturgico istituì la capella Julia dei cantori di S. Pietro. Della crociata parlò assai, raccolse ...
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RICCI, Scipione de
Niccolò Rodolico
Nacque a Firenze nel 1741, morto ivi nel gennaio del 1810. A quindici anni andò a Roma nel Collegio romano dei gesuiti. Credette poco dopo il Ricci di avere la vocazione [...] sue riforme finiva con lo spingere la Chiesa verso l'eresia e l0 scisma, e con il suo atteggiamento politico finiva con il far cadere la Chiega sotto la soggezione dello Stato.
Bibl.: Memorie di S. d. R., ed. Gelli 1865; Atti e decreti del concilio ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...