Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] ) e l’imprevedibilità degli esiti formali, ed è caratterizzata da ben precise proprietà di comportamento.
(a) Delle tre coniugazioni (➔ coniugazione verbale), quella in -are è più regolare e stabile dal punto di vista dell’accento, ed è l’unica ...
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Biologia
In auxologia, la cosiddetta legge delle a. definisce una legge di crescenza, secondo cui i grandi segmenti dell’organismo, come il tronco da una parte e gli arti dall’altra, non crescono simultaneamente [...] caso particolare è l’a. consonantica grammaticale (ted. grammatischer Wechsel) del germanico comune, per la quale nella coniugazione, in seguito alla modificazione conosciuta come legge di Verner, si alternano forme con consonante (fricativa) sorda e ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] modali (➔ modali, verbi). In tali casi, il verbo modale forma un predicato unico insieme al verbo principale della frase, coniugato all’infinito:
(24) Maria deve dormire
(25) i ragazzi possono mangiare la pizza
(26) Maria vuole essere un’insegnante ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa [...] piane: lìbro, versaménto), sulla terzultima (parole sdrucciole: sìmile, barìtono), più raramente, in forme della coniugazione verbale, su sillabe antecedenti (fàbbricano, lìberatene). Dei monosillabi, alcuni possono portare l’a. sintattico; altri ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] più antichi (per es., le uscite in -e delle prime persone singolari dell’indicativo e del congiuntivo presente dei verbi di prima coniugazione sono più antiche di quelle, poi prevalse, in -i), gli uni della città e gli altri del contado, o di diversi ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...]
2.2.5Nomi d’azione. Il nome ottenuto mediante conversione da un verbo si forma perlopiù da verbi di prima coniugazione (➔ morfologia): ammollo, degrado, impiego, incontro, inizio, inoltro, utilizzo.
La conversione non è da confondere con il processo ...
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I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni [...] presente di contravvenire, per es., la i di veniente si cancella e si ha contravvenente (termine tecnico del linguaggio giuridico): meglio quindi, se in dubbio, far riferimento alle indicazioni di un dizionario o a una tavola di coniugazione. ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] morfologia verbale: le desinenze -emo e -imo di I persona plur. nel presente indicativo della II e III coniugazione: credemo, venimo (regolarmente da lat. -emus / -imus, già in concorrenza con le forme innovative analogiche in -iamo, soprattutto ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] a Gianni ci penso io
Berretta (1989) suggerisce che questo impiego dei clitici potrebbe essere visto come esempio di coniugazione oggettiva, cioè di flessione che segnala l’accordo verbo-oggetto, fenomeno del resto presente in molte lingue del mondo ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] congiuntivo, del gerundio, del participio presente e perfetto e dell’infinito (tranne che gli infiniti rizotonici della seconda coniugazione: per es., teméssi, dormèndo, cantànte, dormìto, temére); rientrano nel secondo caso le forme del futuro e del ...
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coniugazione
coniugazióne s. f. [dal lat. coniugatio -onis (der. di coniugare «congiungere») «congiunzione, relazione etimologica tra vocaboli», e nel lat. tardo «flessione del verbo»]. – 1. Nella terminologia grammaticale, la flessione del...