Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] anche di produrre tutte le forme flesse regolari di un lessema mai incontrato prima. Sono, ad es., in grado di coniugare un verbo derivato con il suffisso -izzare a partire da un qualsiasi nome proprio: la prima persona dell’imperfetto indicativo del ...
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Grammatico ebreo (n. Fez fine sec. 10º - m. inizî 11º), vissuto a Cordova. Rilevò, partendo dall'arabo, il trilitterismo delle radici ebraiche, chiarendo i fenomeni della coniugazione verbale. Le sue opere [...] sono specialmente dedicate ai verbi deboli e alla vocalizzazione. È a ragione considerato il fondatore della grammatica ebraica ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] izz-a-re, -ific-a-re, -eggi-a-re (➔ denominali e deaggettivali, verbi), oltre che dalla ➔ conversione.
La seconda coniugazione, in -ere, è formata quasi esclusivamente da verbi di origine latina terminanti all’infinito in -ēre o -ĕre, da cui derivano ...
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INGHIOTTO O INGHIOTTISCO?
Sono corrette entrambe le forme. In alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e in alcune persone (le tre persone singolari e la 3a plurale), la coniugazione [...] del verbo inghiottire presenta una doppia forma
In tutti gli altri casi, il verbo inghiottire presenta solo la forma senza l’➔interfisso -isc-.
VEDI ANCHE incoativi, verb ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, [...] cioè la coniugazione, l’insieme delle forme di un tema che designa un’azione (tema o radice verbale), determinate sul piano grammaticale da desinenze speciali (desinenze verbali). La flessione verbale si contrappone a quella nominale o declinazione.
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MENTO O MENTISCO?
La forma oggi più frequente è mento. Solo in alcuni modi (indicativo e congiuntivo presente, imperativo) e in alcune persone (1a, 2a, 3a persone singolari e la 3a persona plurale) la [...] coniugazione del verbo mentire presenta una doppia forma
In tutti gli altri casi, il verbo mentire presenta solo la forma senza l’➔interfisso -isc-.
Il verbo derivato smentire, invece, ha solo la forma con l’interfisso -isc-
io smentisco, tu ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] una forma del verbo ser, dal latino esse «essere» (entrambe le lingue hanno però anche un verbo andar dalla coniugazione regolare, con altro significato).
Oltre che nei verbi, forme suppletive si trovano anche nelle forme sintetiche di origine latina ...
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VERBI ALTERATI
Anche i verbi, così come altre parti del discorso, possono essere modificati con suffissi di ➔alterazione
Ci mancava solo che cominciassero a fischiettare, guardando da un’altra parte [...] del verbo oggetto di alterazione:
dormire (= terza coniugazione) ▶ dormicchiare (= prima coniugazione)
vivere (= seconda coniugazione) ▶ vivacchiare (= prima coniugazione)
Nei verbi alterati il suffisso dà al verbo un significato attenuativo ...
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In grammatica e in linguistica, la parte terminale di una parola o di una forma, costituita dalla desinenza, dagli elementi tematici e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi [...] astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1ª coniugazione ecc.). ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] -iva e il tipo -ea, -ia, che si è originato per dissimilazione (v - v > v - Ø) in quei verbi della II e III coniugazione contenenti -v- nella radice (habebam > aveva > avea, vivebam > viveva > vivea, debebam > deveva > devea).
(c ...
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coniugazione
coniugazióne s. f. [dal lat. coniugatio -onis (der. di coniugare «congiungere») «congiunzione, relazione etimologica tra vocaboli», e nel lat. tardo «flessione del verbo»]. – 1. Nella terminologia grammaticale, la flessione del...