Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Girolamo Saccheri
Vincenzo De Risi
Il matematico Girolamo Saccheri è considerato il primo scopritore (seppure suo malgrado) delle geometrie non euclidee. Nella sua opera principale, Euclides [...] conoscere qualcosa dei risultati di Saccheri. Non sembra invece che Adrien-Marie Legendre (1752-1833) fosse a conoscenza del libro del gesuita. L’Euclide vendicato si trova menzionato brevemente in alcuni repertori bibliografici settecenteschi e in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Enrico Betti
Iolanda Nagliati
Enrico Betti fu uno dei più importanti matematici italiani del 19° sec.; ottenne risultati rilevanti in vari campi di ricerca: l’algebra, con gli studi sulla risoluzione [...] comunità scientifica internazionale, la memoria di Betti fu mal recepita dall’ambiente matematico europeo, che comunque era a conoscenza del suo lavoro; lo stesso James Joseph Sylvester (1814-1897), matematico inglese e corrispondente di Betti, lo ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] pratica verso cui la "scienza delle acque" è proiettata: quella, cioè, di "illuminare" gli architetti delle acque affinché la conoscenza delle cause non li faccia più agire ciecamente. L'esperienza, infatti, secondo il G., non va scissa dalle teorie ...
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FAGNANO (Fagnani, Toschi di Fagnano), Giulio Carlo
Ugo Baldini
Nacque a Senigallia (prov. di Ancona) il 26 sett. 1682 da Francesco e da Camilla Caterina Bartoli.
La sua biografia fino al 1752 e la storia [...] ., IV, New York 1971, pp.515 s. (ripete, però, i dati biografici erroneiforniti dal Mamiani); G. Ferraro-F. Palladino, Contributi alla conoscenza del matematico G. C. de' Toschi di Fagnano (con lettere a C. Galiani e G. Grandi), in Arch. stor. per le ...
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Insieme di linee, reali o ideali, che si intrecciano formando incroci e nodi e dando luogo a una struttura complessa. Più in particolare, infrastruttura tecnica per la distribuzione di un segnale (tipicamente [...] connessione serie-serie e la connessione in cascata (fig. 4).
Metodi di sintesi
Tali metodi sono strettamente legati alla conoscenza delle proprietà delle rappresentazioni dei vari tipi di r., che richiede a sua volta una classificazione delle r. in ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] fa corrispondere l’elemento neutro di G′; se il morfismo si indica con ϕ: G → G′, il n. è designato con Ker ϕ. La conoscenza del n. di un morfismo è importante per l’esame del morfismo stesso: quanto più il n. è ristretto, tanto più fedelmente il ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] omologiche di moduli e anelli. - L'attività di ricerca, provocata dal problema di Serre, ha portato ad affinare la conoscenza della struttura di modulo e anello, con attributi importanti per molte applicazioni.
Sia A un anello con unità, ed M ...
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SERIE (XXXI, p. 435; App. III, 11, p. 699)
Tullio Viola
1. Serie numeriche. - Sia
una serie a termini reali e positivi, le cui successive somme parziali indichiamo con
Ai criteri di convergenza e divergenza [...] la sostituzione t = c in tale derivata.
Il raggio di convergenza della [7] potrà calcolarsi, caso per caso, in base alla conoscenza della funzione f (w).
Esempio. Sia f (w) = sen w. La serie [7] diverrà:
Quest'esempio è celebre, risalendo a J ...
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Scienza greco-romana. Euclide e la matematica del IV secolo
Reviel Netz
Euclide e la matematica del IV secolo
Sappiamo del IV sec. a.C. più di quanto non sappiamo del V, ma è sempre molto poco. Fra [...] fu un personaggio pittoresco (ma qui la tradizione è meno attendibile); gli si attribuiscono infatti grandi viaggi e una conoscenza profonda dell’Egitto. Si credeva in passato che potesse aver avuto un ruolo nell’Accademia di Platone, ma questa ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] a partire da polinomi di grado superiore e ottenere in tal modo dei sostituti per funzioni più complesse. Egli era a conoscenza dei contributi che la teoria delle funzioni stava dando in quel periodo all'aritmetica (dei quali si tratterà più avanti ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...