Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] costituente sillabico (la rima), minore nel caso del dittongo ascendente, in cui l’approssimante mostra solidarietà più con la consonante che la precede che con la vocale che la segue. In effetti, le dittongazioni ‘spontanee’ che si verificano in ...
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Prima lettera dell’alfabeto greco (α, A), corrispondente alla latina a. Come segno numerale, dal 4° sec. a.C., α′=1, ′α = 1000.
Astronomia
Simbolo dell’ascensione retta di un astro e, secondo J. Bayer [...] Si dice a. privativo il primo elemento di parole composte greche, nelle quali ha valore di negazione (ἀ- davanti a consonante; ἀν- davanti a vocale); deriva dal grado ridotto (n- sonante) dell’elemento negativo indoeuropeo (ne-): ha quindi la stessa ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] rari, non si è ancora trovato un valore sicuro. Gli altri indicano di norma una vocale (a, e, i, o, u) o un gruppo di consonante (C) + vocale (V) (pa, pe, pi, po, pu, ka, ke, ecc.). Segni del tipo VC o CVC non esistono; in rarissimi casi si hanno ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] 'inizio e alla fine, tipo gad, o quella che vuole all'inizio e alla fine della radice o consonanti sorde o consonanti sonore aspirate: bheudh "apprendere", pet "volare" sono radici regolari, bheuth, pedh, non esistono.
La vocale normale di quantità ...
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Nella metrica antica si chiama dieresi una pausa del verso, causata da fine di parola o di frase. La dieresi differisce dalla cesura (v.) in quanto non cade nell'interno di un piede, ma alla fine di esso. [...] e o (p. es. piede, nuovo, ecc.); oppure quando il primo elemento del dittongo ha valore di semivocale, sia perché nato da una consonante latina, come nel caso della i derivata da una l implicata (pl, fl, cl; p. es.: pianta, fiore, chiave ecc.) o come ...
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Dal latino ad cordam, indica in acustica la sovrapposizione di due o più suoni, la quale riesce più o meno comprensibile (e pertanto gradevole all'orecchio), secondo che sono più o meno semplici i rapporti [...] sta sotto, mentre sta sopra nel corrispondente accordo minore (costituito d'alto in basso).
Pel concetto di accordo consonante e dissonante, v. consonanza e dissonanza. Arte e scienza degli accordi è l'armonia (v. anche tonalità). Nei secoli XVI e ...
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HINCKS, Edward
Giuseppe Furlani
Orientalista irlandese, pioniere del deciframento delle iscrizioni in caratteri cuneiformi in lingua persiana, elamica e babilonese. Nacque nel 1792 a Cork in Irlanda, [...] India House. Nel 1850 formulò il principio che i segni cosiddetti omofoni per le consonanti sono in realtà segni di sillabe diverse, pur avendo la stessa consonante.
Bibl.: Fr. Hommel, Storia di Babilonia e Assiria, trad. it., Milano 1895; pp. 114 ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] , gloria, globo, obliquo, obbligo, ampliare, implorare, complice e simili, che si affiancano a quelle ereditarie col gruppo consonante + i (esemplare accanto a esempio, flebile accanto a fievole, plebe accanto a pieve, ecc.), o che le sostituiscono ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] tra la pronuncia chiusa e aperta di e: [ˈdeːʎi] o [ˈdɛːʎi] degli, [ˈkweːʎi] o [ˈkwɛːʎi] quegli. In sillaba chiusa davanti a consonante nasale la pronuncia è sempre chiusa, e si ha quindi [e] invece di [ɛ] in molti casi: [ˈdeŋte] dente, [ˈveŋti] venti ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] . Così buon amico è frutto di un’apocope, in quanto la caduta della vocale di buono può avvenire anche prima di consonante come in buon vicino, mentre buon’amica è il risultato di un’elisione perché buon vicina sarebbe impossibile. Inoltre, l’apocope ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...