Astronomia
Configurazione celeste di due astri, le cui longitudini celesti geocentriche differiscono di 180°. Quando i pianeti con orbita esterna a quella della Terra sono in o. con il Sole, sono nelle [...] fisiologia e in fonetica si dice o. delle labbra per indicare il loro porsi di fronte nell’articolazione delle consonanti labiali.
Politologia
Nella vita politica, l’azione di contrasto esercitata dai partiti che professano idee contrarie a quelle ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] , gola, Ghinazano, Guglielmo, ne li quali non si truova aspiratione. L’altro è quando inanzi a queste tai lettere vi fosse consonante et non vocale, come è in fianco, forche, spargo, punge, piangi et altri luoghi come questi, de’ quali nissuno è che ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] possono avere funzioni molto diverse. Per es., nelle traslitterazioni da lingue indiane il p. sottoposto contraddistingue le consonanti cacuminali (per es., ṭ, ḍ); alcuni sistemi di trascrizione fonetica si servono dei due p. disposti verticalmente ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] costituente sillabico (la rima), minore nel caso del dittongo ascendente, in cui l’approssimante mostra solidarietà più con la consonante che la precede che con la vocale che la segue. In effetti, le dittongazioni ‘spontanee’ che si verificano in ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] [zradiˈkaːre], disgelo [dizˈʤɛːlo], trasmettere [trazˈmetːere], Strasburgo [strazˈburgo]. Tale modificazione non avviene quando la consonante che segue è l’approssimante [j] o [w] (➔ semivocali) come in siamo [ˈsjaːmo] e in suola [ˈswɔːla] (Maturi ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] decisamente maggiore di timbri vocalici. In molte pronunce meridionali le vocali chiuse, specie atone, possono essere desonorizzate tra consonanti sorde o dopo sorda prima di pausa. Le vocali chiuse abbassate e centralizzate [ɪ] e [ʊ] compaiono come ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] e altri fenomeni più complessi come la modificazione della vocale della radice, l’inserzione o la cancellazione di consonanti (fondere → fuso). Sebbene la maggioranza delle forme irregolari possa essere spiegata come effetto di fenomeni fonologici, l ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] I fenomeni più comuni sono:
(a) il raddoppiamento (caso unico tra le lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano) della consonante finale della radice nel passato remoto di alcuni verbi (cado → caddi, bevo → bevvi, muovo → mossi, rompo → ruppi, tengo ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] . X-XI, Ḥayyūǧ e Ibn Ǧanāḥ, che a partire dall'analisi delle radici 'deboli' (composte cioè da consonanti soggette a trasformazione) introdussero nella tradizione grammaticale giudaica il principio dell'interazione tra radice e schema, Barebreo non ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] -ale, -are, -bile.
La terza classe è formata da aggettivi invariabili non necessariamente accentati sulla vocale finale o terminanti in consonante (ad es. avana, rosa, viola, blu, pop).
Una classe composta da pochi membri è quella a tre uscite del ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...