LUCINI, Gian Pietro
Giuseppe Zaccaria
Nacque il 30 sett. 1867 a Milano, nella casa in cui aveva abitato C. Correnti, da Ferdinando Augusto e da Luigia Crespi, originaria di Busto Arsizio.
La casa del [...] parodica - l'aggancio a Parini nella Canzone del giovane signore, mentre la Canzone della cortigianetta denunciava le ipocrite convenzioni dell'amore mercenario.
Secondo E. Sanguineti (il maggior interprete del L. e di fatto il promotore della sua ...
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CHIARELLI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Trani (Bari) il 7 luglio 1880 da Carlo e da Maria Teresa Fortunato.
La famiglia paterna, di antica nobiltà emiliana originaria di Cento, si era trasferita [...] come Butti, Bracco, Niccodemi e, almeno in parte, Oriani. Il gusto del paradosso, l'ironia amara sulle convenzioni sociali, la critica alla borghesia, condotta per altro in termini borghesi, compaiono col C. sulla scena italiana: trattando ...
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CARRARA SPINELLI, Chiara (Clara)
Felice Del Beccaro
Nata a Bergamo il 13 marzo 1814 dal conte Giambattista e da Ottavia Gambara, dalla madre, di carattere ardente e irrequieto, fu affidata al collegio [...] rapporti sociali, anche impegnandosi nel discorso politico e rivendicando, al di là di motivazioni esibizioniste, spontaneità e libertà da convenzioni.
Fonti e Bibl.: Carteggio Tenca-Maffei (1861-1882), I-III, a cura di L. Iannuzzi, Milano 1974; L ...
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PASQUALIGO, Alvise
Ida Caiazza
– Nacque a Venezia il 29 dicembre 1536, secondogenito di Vincenzo, di Francesco di Angelo, e di Elisabetta Sanuto di Francesco.
Appartenne a una delle ottantasei famiglie [...] l'episodio conclusivo della storia sentimentale secondo le consuetudini teatrali, combina sapientemente autobiografia e padronanza delle convenzioni letterarie, dando luogo all'opera più matura di Pasqualigo. Rispetto alla notevole originalità delle ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] delitto anche gli oppressori sono trascinati: quello di Gertrude nasce dalla violenza familiare, che a sua volta dipende dalle convenzioni sociali. La persecuzione di Don Rodrigo è effetto non di passione o di vizio, ma della necessità cui egli non ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] storiche e sociali, la crescita culturale accompagnata da un’estensione dei generi letterari, il superamento di molte convenzioni per opera delle avanguardie, la nascita di nuove discipline e lo sviluppo del metodo scientifico avevano reso nel ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] della soggettività creatrice e l'indifferenza per alcuni aspetti della vita dell'opera (lo sviluppo dei generi, le convenzioni retoriche, la cultura materiale), si ritrova naturalmente predisposta a riconoscere il primato della lirica. Le correnti ...
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Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] adatto a veicolare una visione impura e performativa della letteratura (Benedetti 1998), che rifiuta e nello stesso tempo ostenta le convenzioni classiche, e che vuole avere una presa diretta sul reale e sul vissuto; una forma-non forma, con cui lo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] Nuwas (748 ca.-813 ca.) la cui poesia bacchica e d’amore, palpitante di vita vissuta oltre e contro le convenzioni, è considerata uno dei frutti più alti della civiltà letteraria araba; dal Collare della colomba del teologo e giurista andaluso Ibn ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] condizione di prigioniero dà pretesto al B. per demolire, con brevi e apparentemente paradossali battute, le istituzioni e le convenzioni morali, sociali e politiche più ovvie. La giustizia non si vede neanche in tribunale (Scritti, p. 172); i sessi ...
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convenzionare
v. tr. [der. di convenzione] (io convenzióno, ecc.). – Stabilire per mezzo di una convenzione. Nel rifl., convenzionarsi, impegnarsi tramite una convenzione, riferito in partic. a medici liberi professionisti o a cliniche private...
convenzionato
agg. [part. pass. di convenzionare]. – 1. Che è convenuto, fissato, regolato da una convenzione: merci a prezzi c.; tariffa convenzionata. 2. Vincolato per mezzo di una convenzione a prestare determinati servizî: clinica c. con...