Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] e dei santi si considerarono spesso, al pari delle persone rappresentate, come strumenti della grazia di Dio, aventi insé medesime una forza divina soprannaturale per il bene spirituale e temporale di chi le venerasse; e quindi si moltiplicarono ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] punti di vista: come s. insé, in rapporto all’oggetto, in rapporto all’interpretante. Come s. insé esso può essere qualisegno (o ; il prefisso «sin» sta per semel; si tratta di «una cosa o un evento fattualmente esistente che è un s.», per es., una ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] quindi una Causa prima; c) dalla contingenza del mondo, in quanto, poiché ogni cosain esso appare condizionata da altre, deve esistere un Essere che è invece incondizionato e assoluto, avendo insé la causa del suo essere e dell’essere delle cose ...
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Nel mondo antico il termine greco προσκύνησις e il suo equivalente latino adoratio erano usati per indicare gli atti esprimenti il sentimento di venerazione e di rispetto verso la divinità o un oggetto [...] . Perciò l’a., diversa dalla preghiera che chiede qualche cosa, è stata definita come l’atto culminante del culto. Si distingue altresì l’a. assoluta, tributata a ciò che la merita insé (a. di Dio, della Trinità, di Gesù Cristo ecc.; venerazione ...
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Parola magica, inintelligibile insé stessa, pertanto divenuta sinonimo di «cosa incomprensibile e confusa». Si scriveva in amuleti, intera nella prima riga, diminuendola poi di una lettera a destra in [...] da disegnare un triangolo, avente il vertice in basso, e del quale la lettera a costituiva un lato e ciascuna delle altre una linea parallela a esso, mentre nel lato opposto si leggeva, dall’alto al basso, la parola rovesciata (arbadacarba). Questi ...
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(X, p. 7; App. II, I, p. 569; III, I, p. 359; IV, I, p. 414)
Chiesa cattolica
Gli anni Ottanta si presentano nella storia della C. come un momento unitario; la fine del pontificato di papa Paolo vi ha [...] propri di altre culture e tradizioni. Ci si è cominciato a chiedere se la tradizione europea è in procinto di diventare una tradizione tra le altre, e che cosa significherebbe un tale mutamento per il cristianesimo occidentale, legato com'è alla ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] , E. König, H. Gunkel). Non serve trincerarsi dietro l'argomentazione, insé falsa, che la B. è diversa da qualunque altro testo letterario. Al a un'ermeneutica dell'autore: "che cosa gli agiografi in realtà hanno inteso significare"; ma aggiunge una ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] le Upaniṣad parlano del proprio sé (ātman) e ne mettono in risalto l’identificazione con il brahman. In altre parole, il principio onnipresente del mondo e l’intima essenza del proprio sé sono considerati la stessa cosa. Dunque la realtà ultima è ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] il 2014), la cui domanda di trasporto non pare controllabile se non in occasione di eventi eccezionali (come il citato campionato del 1990 e l’uso sono diritti personali di godimento della cosa altrui. L’usufrutto è lo ius alienis rebus utendi ...
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] un network di gruppi molto diversi fra loro con idee e aspirazioni in comune. Tuttavia, se la New Age non è dal punto di vista tecnico una nuova oltre metà degli italiani che dichiara di credere in qualche cosa di superiore o trascendente, ma che non ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...