CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] misurarsi in pieno, se si consideri la sua avversione per il jury, manifestata nelle opere penalistiche con piena coscienza della rilevanza europea di un similetema, ed argomentata ulteriormente in alcune lettere, che sono tra le più significative ...
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Catia Cantagalli
Abstract
Vengono esaminati i delitti incriminati dagli articoli 414 e 415 c.p., con particolare riferimento agli aspetti, correlati, del bene giuridico tutelato e degli elementi costitutivi [...] , cit., 241).
4. Il dolo
L’imputazione soggettiva è a titolo di dolo generico, cosicché devono sussistere la coscienza e la volontà dell’agente di istigare pubblicamente fatti previsti come delitti o contravvenzioni, oppure di fare pubblicamente ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] fatto che "quanto più si sviluppa il senso della necessità di un ordinamento uniforme e unitario, quanto più si afferma la coscienza che la forza dell'organismo dipende dall'unità di direzione, tanto più si tende ad attribuire allo stato, come organo ...
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Margherita Piccardi
Abstract
L’art. 628 c.p. delinea un reato plurioffensivo, complesso, di mano propria e di aggressione unilaterale, che si estrinseca in due distinte figure criminose aventi in comune [...] soggettivo
Sotto il profilo dell’elemento psicologico, per la rapina propria si richiede da parte dell’autore la coscienza e volontà di impossessarsi della cosa mobile altrui, sottraendola a colui che la detiene attraverso l’uso della violenza ...
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Cristina Campiglio
Abstract
Di fronte a rapporti privatistici con implicazioni transnazionali, l’ordinamento italiano, mentre si coordina con gli ordinamenti degli altri Stati, non rinuncia a preservare [...] dell’uomo (13.2.2003, Refah Partisi e altri c. Turchia), dopo aver sottolineato la differenza tra libertà di coscienza individuale e libertà di instaurare e mantenere rapporti di diritto privato, ha riconosciuto che uno Stato può legittimamente ...
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Giurisprudenza europea e confisca senza condanna
Alessandra Galluccio
La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo è recentemente intervenuta – dopo quasi tre anni di attesa – a dirimere [...] sono nel senso di una interpretazione dell’articolo 7 che esiga, per punire, un legame di natura intellettiva (coscienza e volontà) che permetta di riscontrare un elemento di responsabilità nella condotta dell’autore materiale del reato, elemento in ...
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Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] comunità politica per il solo fatto di essere soggetti alle sue leggi.
Jean-Jacques Rousseau, più tardi, sostenne che la coscienza degli interessi comuni era ciò che univa gli uomini, e l'interesse comune più importante consisteva nell'impedire la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] dall’art. 34 del codice toscano del 1853, laddove questo, con il fare richiamo alla presenza nel colpevole della «coscienza de’ suoi atti, e libertà di elezione», veniva a esprimere, senza inutili aggiunte o artifizi linguistici, il nucleo essenziale ...
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DALL'ORTO (de Orto), Oberto
Giancarlo Andenna
Nacque probabilmente a Milano all'inizio del XII secolo; non è altrimenti nota la provenienza sociale della famiglia, né sappiamo ove abbia acquisito i [...] alla legislazione dei Longobardi o alle consuetudini dei luoghi, differenti a seconda delle diverse città, aggiunge, con piena coscienza, che per quanto grandi siano il valore e l'autorità delle leggi romane, esse non possono tuttavia vincere usumaut ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] , cara a Rossi, di un penale ῾politico᾿, sia la dimensione ῾spiritualista᾿ che rinviava al «senso comune» e alla «coscienza del genere umano», confondendo morale e giustizia.
Rossi in Francia: il diritto costituzionale e la politica
Quando nel 1833 ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...