PERTICONE, Giacomo
Mario Di Napoli
PERTICONE, Giacomo. – Nacque a Catania il 2 gennaio 1892 da Pietro e da Maria Marino, in una famiglia che vantava ascendenze fondiarie, ma si era inserita nella borghesia [...] fosse preso dallo Stato sociale.
Tale intento traspare in vari scritti di quegli anni decisivi, dall’Esame della coscienza comune come coscienza filosofica (Milano 1943) a Due tempi. Note e ricordi di un contemporaneo, pubblicato da Einaudi nel 1944 ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] è necessario che essa si adegui a quella forma pura (perché assolutamente priva di contenuto) che rende possibile la coscienza o meglio la sua unità trascendentale. L'unità dell'oggetto rimanda quindi a quest'attività originaria dell'intelletto ("io ...
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Fisico, storico della scienza e filosofo (Tuřany, Moravia, 1838 - Haar, presso Monaco di Baviera, 1916). Come scienziato diede importanti contributi all'acustica, all'elettrologia, all'idrodinamica, alla [...] posizione, cioè, che assume come base riduttiva il fatto elementare della sensazione come contenuto immediato di coscienza. Secondo questa impostazione i corpi diventano somme di sensazioni spazio-temporali; la categoria di causa viene eliminata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] (demonstrabo) le mie tesi nei modi sicuri scoperti dalla ragione umana, che dipendono da proposizioni evidenti a qualsiasi coscienza che non sia corrotta per natura da un’abitudine o da un’inclinazione perversa. Nel secondo libro riaffermerò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] tono violento con cui parlano della ‘vecchia’ cultura e dei suoi esponenti; ma proprio questa durezza illumina la coscienza che essi avevano della forza istituzionale e anche politica dei loro avversari, del consenso del quale essi disponevano ‒ in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] di allontanarlo dai propri obiettivi rivoluzionari. Contro qualsiasi ipotesi moderata Spirito affermò che la prima vera prova della coscienza rivoluzionaria si era avuta quando il fascismo aveva compreso che poteva e doveva «fare a meno di tutti ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] il carattere unitario della loro lettura. I suoi ideali civili non sembrano concretarsi che in questa dimensione cittadina e nella coscienza nezionale che si sta orinai anche per suo merito delineando.
L'interesse più profondo del B. è rivolto alla ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] l'ispirazione metafisica ad un sapere integralmente riducibile a categorie impersonali entra in opposizione con la coscienza vissuta dalla problematicità inesauribile dell'esistenza umana. Gli esordi letterari del giovane C. vanno quindi visti ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] che da essa procede si fa esteriormente servo di tutti in tutto; e appunto in nome della libertà cristiana, e di una coscienza inquieta ma sempre più chiara del compito a cui si sentiva chiamato dalla Scrittura, L. insorse contro quello che, nella ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] che dovrà consapevolmente invadere ogni cosa ... prevedendo così la prossima elevazione di tutto il sistema dell'umanità alla coscienza dello spirito assoluto e della vita eterna in esso". Da queste premesse deriva una visione unitaria dell'universo ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...