Sociologo e uomo politico polacco (Lublino 1858 - Pietrogrado 1916); visse quasi sempre all'estero, esule per motivi politici; con la sua attività pratica (fu tra i fondatori della Lega nazionale polacca) [...] i suoi volumi sull'idea dello stato, sul parlamentarismo, sulla psicologia sociale, fu uno dei maggiori sollecitatori della coscienza nazionale polacca. Particolare risonanza ebbe il suo Egoizm narodowy wobec etyki ("L'egoismo nazionale dal punto di ...
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Storico italiano (Giarre 1924 - Roma 1987). Docente alle univ. di Messina e Roma e socio dei Lincei (1986), è stato esponente del partito repubblicano italiano ed europarlamentare. Al centro dei suoi interessi [...] ) considerò il Risorgimento in Sicilia come la distruzione della vecchia nazione e l'affermazione di una coscienza italiana. Negli studi sulle specificità dell'industrializzazione italiana (Risorgimento e capitalismo, 1959; Breve storia della grande ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] alla madre, rimase unico sovrano nel 1780. Fu animato fin dagli anni giovanili da una forte coscienza dell'autorità del sovrano, interprete della ragione contro ogni prerogativa aristocratica, ma il suo desiderio d'azione trovò spesso un ostacolo ...
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Termine che, nel linguaggio politico, designa l'atteggiamento di contestazione e dissidenza assunto, a titolo personale e/o di gruppo, all'interno di organizzazioni partitiche, religiose o statuali, caratterizzate [...] 1981, a Jena, fu reso pubblico un appello in cui si chiedeva il riconoscimento del diritto all'obiezione di coscienza. Nel novembre 1981 dagli ambienti della Chiesa protestante si diffuse la parola d'ordine "Dalle spade agli aratri"; nel gennaio ...
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VISCONTI da Oleggio
Luigi Simeoni
È un ramo dei Visconti di Milano, stabilitosi a Oleggio (km. 17,5 da Novara) nel sec. XII come quelli di Massimo e Invorio; perciò, come questi, appartatosi da Milano [...] non ebbe parte nell'ascesa del ramo rimasto in città, benché non andasse perduta la coscienza dell'origine comune e milanese; nel 1277, nell'elenco delle famiglie nobili compilato dall'arcivescovo Ottone, sono ricordate due famiglie, di Oleggio e di ...
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Uomo politico inglese (Greenwich 1614 - Eltham 1657); condannato (1638) per aver diffuso un libello contro il clero anglicano, fu liberato per intervento di Cromwell (1640). Entrato nell'esercito del parlamento [...] aver avversato il predominio dei presbiteriani. Capo del partito democratico dei levellers, fautore di una maggiore libertà di coscienza e di numerose riforme politiche parlamentari ed elettorali, per la violenza dei suoi attacchi (che espresse in ...
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Drammaturgo, ingegnere, economista e uomo politico spagnolo (Madrid 1832 - ivi 1916). Fu ministro delle Finanze nel 1874, e alla sua iniziativa è dovuta la creazione del Banco de España. Nel 1904 ricevette, [...] a Mistral, il premio Nobel per la letteratura. Delle sue opere teatrali, declamatorie ed eloquenti, che presentano per lo più casi di coscienza e conflitti morali, ricordiamo: En el puño de la espada (1875); O locura, o santidad (1877); En el seno de ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] una fase, di solito l’ultima, di un processo evolutivo che dal mondo inorganico conduce a quello organico, e dalla vita alla coscienza. Nel terzo caso la s. si configura come l’attuazione di un piano provvidenziale che ha come fine il regno di Dio ...
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Patriota e uomo politico italiano (Bomba 1822 - Roma 1893), fratello di Bertrando. Per la sua attività antiborbonica fu condannato a morte, pena tramutata nel 1852 in ergastolo e nel 1859 in esilio perpetuo. [...] e ministro dei Lavori pubblici. Ispirandosi a Hegel, S. vide nello Stato l'organo supremo destinato a impersonare la coscienza direttiva della nazione.
Vita e attività
Si trasferì a Napoli (1843) per studiare diritto, ma si occupò principalmente di ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] dissidio fra la Chiesa e lo Stato, che egli giudicava «funesto per entrambi, e storicamente fatale», per compiere «con ferma coscienza, il nostro dovere di italiani e di cattolici»3.
Infine, fra il 1915 e il 1925, avvenne un cambiamento decisivo nel ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...