Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] una violenta requisitoria contro le arcaiche disposizioni deglistatuti, gli ancora fiorenti privilegi delle associazioni Stato-Verband e Stato-Herrschaft comincia così a battere in breccia l'idea che l'unità del potere statale costituisca ...
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Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] stato riconosciuto, invece, con il d.lgs.lgt. n. 23/1945.
La Costituzione Grecia; ma è nel pensiero giuridico degli antichi Romani che il v. appare nelle di povertà, castità e obbedienza, che uniti vengono emessi nella professione religiosa. I ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] metà degli anni Sessanta il M. si impegnò soprattutto sul terreno ideologico.
Già nel 1962 aveva promosso la costituzione della dello statuto che rendesse l'Internazionale più agile e politicamente efficace; creò dei collegamenti con le Nazioni Unite ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...