Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] vero cristianesimo, infatti, non interferisce nei beni temporali se non indirettamente e in quanto il loro uso si connette con la morale. Tuttavia, questa religione rivelata, custodita nella Chiesa cattolica e in particolare nel papato romano, mostra ...
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BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] ), di polemico richiamo al cristianesimo primitivo, contro il lassismo Gioberti e Mamiani a G. Peyretti, P. Romano, S. Corleo, L. Barbera; e fra dopo la conversione e la morte il B. trovò presso i cattolici, cfr. A. Cappellazzi, L'ultima critica di A. ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] europea, che trovava nell'ambiente romano del tempo il suo terreno un ripensamento della storia del cristianesimo su solide basi razionali e 163-181; V. Ferrone, C. G.: un inquieto cattolico illuminato nella crisi della coscienza europea, in Arch. stor ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] non convertiti al cristianesimo e la persecuzione la Sardegna. Ferdinando, eletto imperatore del Sacro Romano Impero, ottenne invece i territori ereditari, dell'esercito spagnolo e di quello della Lega cattolica, pose fine, di fatto, alle guerre ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] cattolica, è stato messo in crisi dal sorgere dei Comuni e dallo sviluppo della scienza moderna; la Riforma protestante ha poi significato la rottura dell'unità del cristianesimo durante il declino dell'Impero romano; e un etnologo come Gustav ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] utilizzò a favore del cristianesimo gli argomenti degli antichi aver impartito insegnamenti "contrari alla fede cattolica e alla Santa Chiesa"; per evitare Roma nel 1591, con una dedica dell'editore romano a papa Gregorio XIV. Commentando Giobbe, 9, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] fu sospettato di aver avuto contatti con i cattolici imprigionati a Newgate, di aver tacciato di del 31 luglio 1614 all’inquisitore romano, Giovanni Garzia Millini) e tale messa fuori gioco dei cardini del cristianesimo si accompagna a un ritorno all’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] francese (e più tardi cattolico nazionalista) Philippe Buchez nelle pagine dall’Italia, in Storia d’Italia, a cura di R. Romano, C. Vivanti, 3° vol., Dal primo Settecento all’Unità che dai principii del cristianesimo avevano uniti i Polacchi e ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] analoghi da Crisippo, sono introdotte nel mondo romano da Panezio e si ritrovano in forma razionale. La correzione del cristianesimo con lo stoicismo consente saint-simoniana del passaggio dal 'sistema cattolico' al 'sistema industriale', la legge ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] . Accolto con un pregiudizio svalutativo dall'ambiente accademico romano, il L. si trovò in un isolamento che 12-17; A. Cappellazzi, Un filosofo e un critico del cristianesimo, in La Scuola cattolica, XLI (1913), 1, pp. 476-488; L. Salvatorelli ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...