EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] virtù-colpa. Emergono inoltre i temi dell'opposizione al cristianesimo e della rivolta contro il mondo borghese. La ricerca che Roma, l'occupazione alleata lo costrinse a riparare nella Repubblica sociale e poi a Vienna. Qui fu invitato dalle SS ad ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
Allievo di Giovanni Gentile, teorico di una filosofia nota come problematicismo e del corporativismo fascista, Ugo Spirito è stato uno dei più importanti filosofi italiani [...] espressioni della realtà. In questo quadro anche il cristianesimo, che pure aveva rappresentato il tentativo di giudizio sul marxismo e di sottolineare la comune origine idealistica di socialismo e idealismo, come fece in Gentile e Marx che uscì nel ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] anche gli «interessi morali» come la religione, l’etica sociale, le scienze, le lettere e le parti più nobili della tra incivilimento umano e rivelazione religiosa culminante nel cristianesimo, ma
il fondamento precipuo della buona consonanza fra ...
Leggi Tutto
CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] della filosofia e della religione, dell'arte e della vita sociale-politica, della scienza e della storia umana" (Filosofia e 'opposto, ad affermazioni che distruggono i fondamenti del Cristianesimo, anzi di ogni fede autenticamente religiosa" (p. ...
Leggi Tutto
BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] " quale relazione ad un altro come noi; la "socialità" in quanto rapporto bilaterale irriducibile di soggetti; la e storia…, p. 49). Ora, questa religione è per il filosofo il cristianesimo.
Opere: Un'ampia rassegna degli scritti del B., a cura di F. ...
Leggi Tutto
BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] di guerra (Genova 1849), di polemico richiamo al cristianesimo primitivo, contro il lassismo di curia. Sospeso a a Torino La Ragione "foglio ebdomadario di filosofia religiosa, politica e sociale diretto da A. F." che visse fino al maggio del ' ...
Leggi Tutto
FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] e filantropia. Il F. conferma l'idea che il cristianesimo autentico, in quanto religione, guarda solo a Dio e si di G. Barbeyrac, Il giudice e l'adeguamento del diritto alla realtà storico-sociale (in Riv. trim. di dir. e proc. civ., XXVI [1972], pp ...
Leggi Tutto
Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] ritorno ciclico degli eventi (tipica degli stoici). Il cristianesimo rifiuta il tema del circolare ritorno degli eventi e concetto di p. dall’ambito conoscitivo a quello etico e sociale: il p. realizzato nell’ambito scientifico e filosofico deve ...
Leggi Tutto
Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] con lo stoicismo e soprattutto con il cristianesimo (che considera tutti gli uomini dotati uomini siano eguali tra loro ha giocato un ruolo decisivo nelle vicende sociali e politiche soltanto a partire dal Seicento. I principali pensatori politici ...
Leggi Tutto
secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] il processo di progressiva autonomizzazione delle istituzioni politico-sociali e della vita culturale dal controllo e/o dall libertà di culto) una s. dei principi del cristianesimo evangelico. Anche successivamente, è stato in ambito protestante ...
Leggi Tutto
cristiano-sociale
agg. – Denominazione di alcuni partiti e formazioni politiche costituitisi in Italia e in altri Paesi, in vari momenti storici, e caratterizzati dalla comune convinzione di risolvere i problemi sociali sulle basi etiche del...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...