LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] . 3-22; L. Bedeschi, B. L. e il modernismo, in Humanitas, XLVII (1992), pp. 51-67; C. Preti, Le traversie di un apostata. Il "Gesù Cristo nella letteratura moderna e contemporanea" di B. L. e l'Indice, in Studia Patavina, XLIX (2002), 2, pp. 337-368. ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] del t., inteso come circolarità e simboleggiato dall’anello dello Zodiaco, è concetto rappresentato in ambito cristiano dalla figura di Cristo Cronocratore, che presiede all’ordine del t., ruolo riservato nella mitologia alle divinità solari (Elio ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] a scomporsi e dissolversi irrevocabilmente con l'avvento del cristianesimo. Rispetto agli dei greci che "non hanno occhi", Cristo rappresenta la scoperta da parte dello spirito di essere infinito, di essere soggettività, di essere libertà, ossia di ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] della m., insistendo sulla sua imperfezione e incompletezza e sottraendole solo l’eternità, inconciliabile con l’insistenza del pensiero cristiano su un Dio creatore di tutto e onnipotente. Nella filosofia della natura del 15° e 16° sec. si assiste ...
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Filosofo greco (Costantinopoli 412 - Atene 485). Ultimo fra i grandi rappresentanti del neoplatonismo e insieme della filosofia ellenica. A lui si deve una rigorosa sistemazione della filosofia di Platone, [...] tale, attraverso un processo di «semplificazione», tende all'Uno. Larga è stata l'influenza di P. sul pensiero cristiano attraverso l'autore del Corpus dionysianum che ne riecheggia i temi fondamentali, attraverso il Liber de causis, tradotto nel ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] . che era a un tempo un centro di potere: lo Studium. H. Grundman ha messo efficacemente in rilievo il fatto che nell'Occidente cristiano, dal secolo 13° in poi, ci sono tre centri e tre forme di potere: il Regnum, il Sacerdotium e lo Studium. Questi ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Alchimia
Didier Kahn
Alchimia
Agli inizi del XVII sec. l'alchimia è una disciplina in cui sono presenti orientamenti distinti, anche se in relazione [...] l'ambito della fede da quello della scienza, fondando il primo sulle Scritture e il secondo su un umanesimo cristiano dominato dall'aristotelismo. Quest'ultimo, d'altra parte, permetteva al cattolicesimo post-tridentino di appoggiarsi a un edificio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] principe novello: per consolidare il proprio potere, che nella fase iniziale è più debole, impiega l’astuzia o le armi. Cristo scelse di fondare la legge cristiana, immolandosi ed esponendosi a una morte ignominiosa, in modo che il suo esempio non ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] del m. si inserisce in una più profonda esperienza religiosa e si collega alla redenzione e alla morte sulla croce del Cristo per la quale il m. viene trasformato dall’amore e concepito come espiazione e riscatto, non tanto per sé stessi, quanto ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] Capella e soprattutto Boezio.
L’influenza del n. fu largamente facilitata dall’accettazione da parte del pensiero cristiano di molti suoi caratteristici motivi. Basti ricordare gli scritti teologici composti, verosimilmente, da un neoplatonico del 5 ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...