La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] carattere filosofico. Qual è il rapporto fra geometria e realtà? Nella contenuti in I, vale a dire tutti i numeri interi del corpo K, si basa sul concetto di ideale, cioè, me il criterio della verità e dell'esistenza". È il criterio all'opera ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] pari e mantiene sempre un segno costante" (1823b, pp. 93-94).
Questo criterio fu enunciato in modo più chiaro da Ludwig Otto Hesse (1811-1874), uno agenti in rapporto inverso al quadrato della distanza). "Per quanto riguarda i fondamenti del teorema ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] possiamo avere "un altro tipo di rapporto".
Il costruttivismo
Agli inizi del secolo, il costruttivismo fu l'ultima per dimostrare la verità delle formule, che non corrispondevano al criterio di un numero finito di passi deduttivi. Un metodo famoso, ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] MLC 2078, I dinastia babilonese):
In questa tabella si nota l'esistenza di rapporti tra 2, 3 e 8, che indichiamo come 2³=8 o come log mai eretta a criterio di verità, in Grecia la democrazia delle póleis favorì l'autonomia del linguaggio, la ...
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La grande scienza. Combinatoria
Peter J. Cameron
Combinatoria
Secondo alcuni la combinatoria costituisce soltanto una parte della matematica, secondo altri essa non rappresenta una branca separata, [...] grandi valori di n (il rapporto delle due quantità tende a 1 chiaramente da uno dei più importanti sviluppi della fine del XX sec., e cioè il lavori di Neil Robertson e congetture interessanti, compreso un criterio che stabilisce condizioni in base ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] si scorge subito il rapporto fra alcuni oggetti matematici somma di potenze n-esime sono necessarie [(3/2)n]−1 potenze del 2 e 2n−1 potenze dell'1, cioè g(n)≥2n+[(3 mediante i razionali e fornisce un criterio sufficiente per la trascendenza. Nasce ...
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Misura e integrazione
M. Evans Munroe
Introduzione
La nozione di integrale viene spesso introdotta considerando il problema di determinare l'area racchiusa da una curva, prendendo un limite di somme [...] assolutamente convergenti i criteri di grandezza sono miriamo sarebbe g′=f+. Il rapporto incrementale che conduce a g′ ].
Vale la pena di indicare sommariamente la linea dimostrativa del teorema della convergenza dominata di Lebesgue. Dato un ε& ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Haïm Brezis
Felix Browder
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Lo studio delle equazioni [...] secolo. Da un lato è mantenuto il rapporto con i modelli della fisica, dell'ingegneria si basano su un criterio di compattezza nella topologia a opera di Paul Rabinowitz, che applicò la teoria del grado di Leray-Schauder. Esso afferma che nell'ipotesi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] separabilità'.
Applicando il criterio di convergenza di al funzionale A, né studiò il rapporto tra α e la norma ∥ caso particolare di questo principio venne dimostrato da Helly nel suo articolo del 1912. Egli considerò il caso in cui X è lo spazio ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] ognuno somma dei due che precedono, i cui rapporti consecutivi si avvicinano velocemente a Φ. Questi numeri , e solo se, N è un numero di Fermat, ossia del tipo 22n+1. Fermat aveva ipotizzato che tutti questi numeri fossero troverà un criterio per ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...