DEL MORO (Dal Moro, Moro), Giulio
Enrico Maria Guzzo
Figlio ultimogenito del pittore Battista D'Angolo detto del Moro e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, [...] addice il non grato giudiziodel Moschini (1815, II, p.609: "come pittore per lo più lo troverai debole del colorito; è svelto, ma hanno giovato alcuni errori in cui è incorsa la critica, come la confusione del Venturi, a livello sia di testo sia di ...
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DEL CAMPO, Giuseppe
Cesare Corsi
Nacque il 9 apr. 1890 a Paradigna di Cortile San Martino (Parma) da Achille e Clementina Paini. Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà parmense, ricevette [...] giudizio sulle qualità di direzione e di concertazione del D. (esemplare è in questo senso la critica apparsa su Il Resto del 16-19, 28 sett. 1932; Corriere emiliano, 5 giugno 1936; Il Resto del carlino, 11 dic. 1936; 28 nov. 1937; 10 maggio 1939; Il ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] indietro, al Machiaveili. ▭ Per dare una compiuta teoria delgiudizio estetico e di quello logico, il C. doveva peraltro meno storia di singoli generi letterarî che sono astrazioni di critici, non realtà. Le ricerche care al vecchio "metodo storico ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] quella curata da Y. ben Ḥayyīm (1525-26), base delle successive fino a quelle critiche di C.D. Ginsburg (Londra, 1908-26) e R. Kittel (1906; la sua saggezza; è raffigurato nella famosa scena delgiudizio tra le due pretese madri dello stesso figlio e ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] necessarie con cui essa si libera da quello che ancora al criticismo appariva un limite assoluto, e cioè la convinzione che l' finitezza delle cose corrisponde al momento delgiudizio, ossia del distinguersi e contrapporsi dialettico, necessario ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] un accurato e prolungato lavoro di coordinazione e di valutazione critica di dati. A questo manuale fa riscontro, con qualche di classificazioni e di giudizi diagnostici, proprio sulla base della dipendenza delgiudizio da criteri esistentivi e ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, [...] resta il largo frammento delGiudizio universale sulla controfacciata: qui, nella maggiore duttilità del mezzo tecnico, una interno). Difficile è definire il rapporto del C. con Giotto, che la critica ha puntualizzato in maniera contraddittoria, forse ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria delgiudizio [...] che la sillogistica tradizionale anteponeva all’esperienza. La critica di Bacone al sillogismo e il tentativo d’individuare l. formale si occupa, secondo Kant, delle leggi delgiudizio, prescindendo rigorosamente dai contenuti, la l. trascendentale si ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] razionalistica furono completamente negativi (si veda in proposito il giudizio fortemente critico di A. Schweitzer, che ha ricostruito la storia di questi studî); dopo aver negato il C. del dogma ecclesiastico, si negò infatti la stessa esistenza ...
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Filosofo tedesco (Marienberg 1838 - Zurigo 1917), nipote di Clemens; dapprima sacerdote cattolico, abbandonato il cattolicesimo, insegnò (1872) filosofia a Würzburg e dal 1874 al 1895 a Vienna. In contrapposizione [...] più matura (cui si connette altresì una criticadel linguaggio) come reale o cosa. In base al diverso modo di riferirsi all'oggetto B. distingue tra classi di fenomeni psichici: rappresentazioni, giudizî e relazioni affettive (o fenomeni di odio ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...