Biologo (Daugavpils 1840 - Pietroburgo 1901), prof. nell'univ. di Pietroburgo; socio straniero dei Lincei (1887). Autore di lavori fondamentali sull'embriologia dei Tunicati (1866-71), nei quali dimostrò [...] la presenza della corda dorsale, del balanoglosso (1860), dell'anfiosso (1867), dei Ctenofori e di varî Vermi e Artropodi. La sua opera embriologica fu notevolissima anche per le considerazioni generali (derivazione dei Vertebrati, generalità della ...
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Simmetria in cui la maggior parte degli organi di un animale è disposta secondo la simmetria raggiata, mentre la struttura di alcuni altri organi stabilisce due piani di simmetria di valore differente, [...] normali fra di loro; esempi di simmetria b. sono dati dagli Ctenofori e da molti Antozoi. ...
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triblasteri In zoologia, i Metazoi che hanno la parete del corpo a struttura triblastica, cioè con un terzo strato cellulare tra epidermide e gastrodermide che deriva dal mesoderma e si interpone, durante [...] lo sviluppo embrionale, fra l’ectoderma e l’endoderma. Poriferi, Celenterati e Ctenofori sono diblasteri, avendo la parete del corpo costituita da due strati. ...
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RAGGIATI (lat. scient. Radiata; fr. Rayonnés; sp. Radiados; ted. Strahltiere; ingl. Radiata)
Mario Tirelli
Con questo termine il Cuvier designò l'ultimo dei quattro grandi gruppi in cui suddivise il [...] regno animale. I Raggiati comprendevano organismi di tipi assai differenti: Echinodermi, Celenterati, Ctenofori, inoltre Protozoi, ecc. Il gruppo quindi era artificiale, e va anche rilevato che non era esatta nemmeno la denominazione, in quanto gran ...
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Ognuna delle parti omotipiche e contrapposte del corpo animale, di cui determina la simmetria: gli a. del corpo degli animali a simmetria bilaterale (Cordati, Artropodi ed altri Invertebrati) sono due; [...] quattro quelli del corpo della maggior parte delle Meduse; cinque quelli degli Echinodermi; otto quelli degli Ctenofori e degli Octocoralli. ...
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Termine che designa le parti omotipiche e contrapposte del corpo animale, del quale determinano la simmetria: così di due antimeri è composto il corpo degli animali bilaterali (Artropodi, Vertebrati), [...] di quattro il corpo della maggior parte delle Meduse, di cinque quello degli Echinodermi e di otto quello dei Ctenofori e degli Octocoralli. ...
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Nella grande maggioranza degli organismi (tranne poche eccezioni: v. neotenia) la maturità sessuale compare quando l'individuo ha raggiunto il suo completo sviluppo. Alcuni organismi, invece, della classe [...] degli Ctenofori (v.), in uno stadio assai precoce del loro sviluppo diventano sessualmente maturi; ma poi continuano a crescere e a metamorfosarsi, rimanendo in tale periodo completamente sterili; finché, raggiunto lo stato adulto, ritornano di nuovo ...
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Metazoi di meno elevata organizzazione, caratterizzati da una parete del corpo costituita essenzialmente da due epiteli, uno esterno e uno interno, detti rispettivamente ectoderma ed endoderma. Autori [...] gastrodermide per l’epitelio che tappezza la cavità che funge da intestino. I tipi più bassi di Metazoi, Poriferi, Ctenofori e Celenterati, con l’eccezione degli Idrozoi e Placozoi che sono autentici d., sono in realtà triploblastici, perché esiste ...
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KOVALEVSKIJ, Aleksandr Onufrievič
Giuseppe Montalenti
Biologo russo, nato il 19 novembre 1840 a Dvinsk (ora Daugavpils), morto il 22 novembre 1901 a Pietroburgo. Studiò a Heidelberg e a Tubinga; fu [...] dei Vertebrati dagl'Invertebrati. Molto importanti sono anche le sue ricerche sul Balanoglosso (1860), sullo sviluppo dei Ctenofori, e sull'embriologia di molti Vermi e degli Artropodi (1871). La sua opera embriologica fu notevolissima, sia ...
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(o Priapuloidei o Priapulidei) Gruppo di invertebrati dalla posizione sistematica controversa, considerati da alcuni autori come una classe di Nematodi, da altri come un phylum a sé stante. In seguito [...] e gli unici a possedere fecondazione esterna, caratteristiche che si riscontrano nei Metazoi più primitivi (Poriferi, Celenterati, Ctenofori). Sono distinti dagli altri Aschelminti per la tendenza verso una simmetria di tipo radiale e l’ecologia ...
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ctenofori
ctenòfori s. m. pl. [lat. scient. Ctenophora, comp. di cteno- e -phorus «-foro»]. – Animali marini affini ai celenterati, quasi tutti planctonici, trasparenti, iridescenti, talvolta fosforescenti; nella forma tipica (che può essere...
nudi
s. m. pl. [lat. scient. Nuda, neutro pl. del lat. class. nudus «nudo»]. – In zoologia, una delle due classi in cui sono suddivisi gli ctenofori, comprendente il genere Beroë.