ALBORNOZ, Gòmez
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Figlio di Alvaro Garcia, maggiordomo maggiore e consigliere (dal 1368) di Enrico, re di Castiglia, l'A. era nipote del cardinale Egidio, che lo ebbe accanto, in posizioni di grande [...] testamento, lo zio, oltre a nominarlo erede, insieme con il fratello Alvaro, della maggior parte dei beni patrimoniali di Cuenca, gli condonò, per consentirgli di attendere degnamente ai suoi uffici, le somme di denaro che gli aveva imprestate a più ...
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Figlio (n. 1155 - m. Avila 1214) di Sancho III, gli succedette all'età di tre anni; la guerra civile tra le famiglie dei successivi tutori, Gutierre Fernández de Castro e Manrique de Lara, favorì l'invasione [...] con Alfonso II d'Aragona, sconfisse Sancho VI di Navarra e riconquistò il regno; combatté contro i Musulmani sconfiggendoli a Cuenca (1177), ma, mancatogli l'appoggio dei re di León e Navarra, fu sconfitto a Sotiello (1185) e Alarcos (1195). Poi ...
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Stato dell’America Meridionale; capitale Quito. Confina a N con la Colombia, a E e a S con il Perù; a O si affaccia sull’Oceano Pacifico. È attraversato dall’equatore, che gli dà il nome. Appartiene all’Ecuador [...] arte moderno di Quito e il Museo antropológico y de arte contemporáneo del Banco Central del Ecuador di Guayaquil. A Cuenca, dal 1988, si celebra la Bienal panamericana de pintura.
Forme della musica quechua sono tuttora praticate con l’utilizzo di ...
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Figlio (n. 1152 - m. Perpignano 1196) di Raimondo Berengario IV conte di Barcellona, gli succedette nel 1162; nello stesso anno sua madre Petronilla rinunziò in suo favore al trono di Aragona; dal cugino [...] Bigorre. Lottò contro Alfonso VIII di Castiglia, del quale sposò poi (1174) la figlia Sancha; alleatosi con lui conquistò Cuenca (1177); poi lo sconfisse ad Agreda. Fu politico savio ed energico, amico dei trovatori, cultore egli stesso della poesia ...
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Figlio (n. 1030 - m. Toledo 1109) di Ferdinando I, che morendo divise i dominî tra i figli, divenne re di León e delle Asturie (1065); sconfitto dal fratello maggiore Sancho II, re di Castiglia, a Plantada [...] ad ottenere Toledo e ad entrarvi solennemente intitolandosi imperatore di Spagna (1085); conquistò Talavera, Madrid, Guadalajara, Cuenca, finché, giunti in soccorso dei Musulmani gli Almoravidi sotto Yūsuf ibn Tāshufīn, questi sconfisse A. a Zallāqh ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] uomo in primo piano e non rifuggiva dalle forme tradizionali, documentabile nell’opera di M. d’Ors, F. Ortiz, L.A. de Cuenca, L. García Montero e F. Benítez Reyes, trova sfumature e accenti nuovi nella direzione più astratta e metafisica, aperta alla ...
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La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale, chiusa a NE dai Pirenei, che rappresentano un confine naturale molto deciso. Con una superficie di circa 590.000 km2, la Penisola I. supera [...] ancora i 2000 m la Sierra de Gúdar e quella de Salinas. A S si ricollega al Sistema Iberico la Serranía de Cuenca.
Le coste si presentano piatte e rettilinee, basse, scarse di buoni porti (sistemati in generale negli estuari) e depresse più volte in ...
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PANAMERICANISMO (XXXVI, p. 170; App. II, 11, p. 498; III, 11, p. 359)
Renato Piccinini
La "Carta di Punta del Este" del 1961, vero statuto economico e sociale noto come "Alleanza per il progresso", fondata [...] via dell'integrazione determinò la formazione di sottogruppi regionali o di zona, quali il "Gruppo andino" e quello dei paesi della "Cuenca del Plata". Il primo, dopo due anni di trattative, iniziate nel 1966, è stato ratificato a Bogotà il 26 maggio ...
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LOTTI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque a Barberino di Mugello nel 1444 circa da Andrea di Lotto di Salvi, piccolo proprietario-coltivatore, che saltuariamente faceva anche il mulattiere sui valichi appenninici [...] nello stesso incarico: dal maggio 1474 fino alla fine dell'anno successivo rimase al servizio dell'arcivescovo di Cuenca, il cardinale Antonio Jacopo Venier, incarico ottenuto per intercessione di Giovanni Tornabuoni, zio di Lorenzo il Magnifico e ...
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CAPILUPI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova, da Camillo e da Lucrezia da Grado, il 31 ag. 1531, in una tra le più cospicue famiglie della nobiltà cittadina, tradizionalmente assai legata ai Gonzaga. [...] alle sue richieste accordando ad Ippolito Capilupi, a titolo di risarcimento, una pensione di 400 scudi annui sull'arcivescovato di Cuenca.
Il C. ritornò a Roma probabilmente alla fine del 1557, dopo che, nel settembre, stipulata la pace di Cave tra ...
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