Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] leggermi il giornale, – aggiunse con un sorriso timido. – Non ho altro da fare: il giornale, la radio e ogni tanto un caffè (DaciaMaraini, L’età del malessere, p. 9)
(7) E l’altro a piangere, a piangere (Grazia Deledda, Il vecchio della montagna, p ...
Leggi Tutto
L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] riconoscere questo scandalo supremo impensato (Morante, La storia, p. 85)
(43) Studia tanto, – disse, senza decidersi ad aprire (DaciaMaraini, L’età del malessere, p. 9)
Le preposizioni con ed in reggono l’infinito sostantivato nell’italiano moderno ...
Leggi Tutto
L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] :
(8) La madre, due ore più tardi, ci accoglieva sorridendo, pronta a chiacchierare di tutto. Della figlia diceva che era stramba (DaciaMaraini, L’età del malessere, p. 55)
(9) Ora la pigliava su di un altro tono, col risolino furbo e le mani che ...
Leggi Tutto
Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] sopra (Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, p. 76)
(8) Democrito si tenne in vita per tre giorni annusando pane fresco (DaciaMaraini, Bagheria, p. 98).
(c) Il gerundio temporale ha il valore di una subordinata di modo finito:
(9) S’informò ...
Leggi Tutto
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , Torino, Einaudi.
Manzoni, Alessandro (1987), I promessi sposi, a cura di T. Di Salvo, Bologna, Zanichelli.
Maraini, Dacia (1993), Bagheria, Milano, Rizzoli.
Moravia, Alberto (1981), Il conformista, Milano, Bompiani (1a ed. 1951).
Pavese, Cesare ...
Leggi Tutto
Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] libri (http://badip.uni-graz.at/)
Maggiani, Maurizio (1995), Il coraggio del pettirosso, Milano, Feltrinelli.
Maraini, Dacia (2004), Colomba, Milano, Rizzoli.
Sabatini, Francesco & Coletti, Vittorio (2006), Il Sabatini-Coletti. Dizionario della ...
Leggi Tutto
Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] , Umberto (1984), Il nome della rosa, Milano, Bompiani (1a ed. 1980).
Loy, Rosetta (1974), La bicicletta, Torino, Einaudi.
Maraini, Dacia (1998), Donna in guerra, Milano, Rizzoli (1a ed. 1975).
Morante, Elsa (1995), L’isola di Arturo. Romanzo, Torino ...
Leggi Tutto
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...
mentina
s. f. [dim. di menta]. – Pasticca di zucchero aromatizzata con essenza di menta: le portavano acqua minerale, sciroppo, mentine, perché diceva che aveva mal di gola (Dacia Maraini).