VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Venezia Giulia e Dalmazia: M. Bartoli, Le parlate ital. della Venezia Giulia e della Dalmazia, ibid., VII; G. Praga, Arch. stor. dalm., XX; a) Zara: G. Piasevoli, Del dial. ven. di Zara, I, II, Zara 1913-1914 (influssi lessicali sul croato: A. Cronia ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] la corte mantovana); fino alle storpiature che vengono attribuite, sempre nell’Orfeo, a un «pastore schiavone» (cioè slavo, dalmata): «State tenta, bragata! Bono argurio, / ché di cievol in terra vien Marcurio».
Questo atteggiamento di sostanziale ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] Dizionario croato molisano di Acquaviva Collecroce. Dizionario plurilingue della lingua slava della minoranza di provenienza dalmata di Acquaviva Collecroce in provincia di Campobasso. Dizionario, registri, grammatica, testi, con la collaborazione di ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di varie aree usati in funzione evocativa di ambienti e personaggi.
Al neotoscanismo, come già accennato, si ispira anche il dalmata Tommaseo, la cui opera narrativa più celebre, Fede e bellezza (1840), dall’assetto sintattico moderno, è però una ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] moderno di Raffaello Fornaciari (del 1879, tra le più complete dell’Ottocento, assieme a quella assai minuziosa dell’abate dalmata Giovanni Moise, del 1867, 2a ed. 1878) costituisce la prima parte di un dittico completato dalla Sintassi italiana dell ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] in provincia di Campobasso. L’origine delle comunità risale ai secoli 15° e 16° quando gruppi di abitanti delle sponde dalmate, di fede cattolica, per sfuggire all’avanzata ottomana nel Balcani si riversarono al di qua dell’Adriatico, fondando sulla ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...