ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] pp. 5-78; dello stesso Marigo sono da vedere l'Introduzione alla citata ediz. dell'opera (v. Opere), nonché Il "cursus" nel DeVulgariEloquentia di Dante, in Atti e Mem. d. R. Accad. di scienze, lettere e arti in Padova, XLVIII (1932), pp. 85-12; F ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] ., LXIV (1960), pp. 446-69. Per Dante cfr. M. Barbi, Della fortuna di Dante nel sec. XVI, Pisa 1890; l'ed. Rajna del Devulgarieloquentia, Firenze 1896, pp. XLVI s.; V. Cian, Il B., il Dolce e il Gelli, in Raccolta di studi critici dedicati ad A. D ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] la descrizione del volumetto cfr. Della lingua volgare, a cura di A. Torri, Livorno 1850, pp. XXXIX-XL; sulla edizione cfr. Il... Devulgarieloquentia, a cura di P. Rajna, Firenze 1896, pp. LXIXLXXV e a cura di A. Marigo, ibid. 1957, pp. XLVI-LII e ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] , Introduzione a M. Cesarotti, Saggio sulla filosofia delle lingue). Esso si può "porre idealmente sulla stessa linea del Devulgarieloquentia di Dante e delle Prose dellavolgar lingua del Bembo, come documento della presa di coscienza di un momento ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] perché il nome di G. vi si reintegra per congettura - il verso incipitario Di fermo sofferire, che Dante cita, in Devulgarieloquentia, II, XII 6, aggiungendo che la canzone si svolgeva "non sine quodam elegie umbraculo", ossia non era aliena dall ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] egli, infatti, "numquam se ad curiale vulgare direxit" (Devulgarieloquentia, I, xiii, 1), non seguiva cioè la "librata L. Leonardi, Torino 1994.
Fonti e Bibl.: D.M. Federici, Istoria de' cavalieri gaudenti, I, Vinegia 1787, pp. 50 s., 329-331, 373 ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] lingua del Contrasto e sulla sua stessa qualità artistica. Punto di partenza è l'affermazione del Devulgarieloquentia:"... si vulgare sicilianum accipere volumus, secundum quod prodit a terrigenis mediocribus... prelationis honore minime dignum est ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] ., è il terminus ante quem per datare la morte di Giacomo.
Dante dette di G. un giudizio insieme rispettoso e ridimensionante (Devulgarieloquentia, I, XII, 8; Purg., XXIV, vv. 52-57), che è in pratica alla base delle valutazioni critiche moderne e ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] oltre al Libro siciliano, le fonti del B., precisate dal Debenedetti contro avventurose ipotesi del Bertoni, sono essenzialmente il Devulgarieloquentia, la giuntina di Rime antiche nella rist. venez. del 1532, la Poetica del Trissino e il Vat. 3214 ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] inizialmente affrontato nell’ambito di un discorso semiologico: a partire dal grande libro sulla comunicazione letteraria (il Devulgarieloquentia) cui, come rievocato in Dialogo in pubblico, Corti dedicò un seminario tenuto insieme a Robert Jauss ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana ... e mi metto panni reali e c. (Machiavelli)....
rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. L’essere retto in senso morale e intellettuale...