SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] Ibla alle falde dell'Etna si venerava una dea d'ignoto nome, la dea Iblea: gli abitanti avevano fama di gente pia fa, voll. 2, Palermo 1904; V. E. Stellardi, Il regno di Vittorio Amedeo II di Savoia nell'isola di Sicilia, ecc., voll. 3, Torino 1862 ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] triste", la grande testa che ha un metro di diametro della dea Coyolxauhqui, e altre innumerevoli più piccole e variamente lavorate, da una . Terminata nel 1925 la guerra civile con la vittoria del governo, appoggiato dagli Stati Uniti, e migliorato ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] di Tritoni e Nereidi, fors'anche gli Amorini, le Vittorie, le Stagioni; difensivi i grifi, le sfingi. A ) sopra un piedestallo che non era stato concesso a nessuna dea dell'antichità, l'umana femminilità nel suo splendore supremo e sentimentale ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] ., III, 90-92), nel secondo si riconosce la dea al-Lāt, del culto della quale sono numerosissime le
I Turchi hanno sette nāy, di tonalità differenti: il nāy manṣūr ("il vittorioso"); il shāh nāy ("il reale"); il dāwūd nāy ("di Davide"); il bul ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] impennacchiato (v. agilulfo). Dall'una e dall'altra parte, una Vittoria alata porta un labaro con la scritta Victuria, e due scudieri maestri. La spada offerta, secondo la leggenda, dalla dea del Sole a Ninigi è ancora il palladio della nazione ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] dirigere la sua esuberante attività in un'altra direzione. Così fa la dea: essa crea nel suo cuore un'imagine del dio Anum e con guerra, è lui che conduce gli eserciti alla battaglia e alla vittoria. I re tengono in mano la sua arma e gli dedicano ...
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ASIA MINORE o Anatolia (A. T., 88-89).
Sommario. - I. Storia dell'esplorazione (p. 904); Morfologia e geologia (p. 906); Clima (p. 907); Flora (p. 909); Fauna (p. 912); Regioni naturali (p. 912); Popolazione [...] nel momento in cui ad Artaserse succedeva Dario Codomano. Le vittorie di Alessandro al Granico e ad Isso contro Dario assicurarono Asiae, con lo scopo principale di attendere al culto della dea Roma, che già prima aveva trovato accoglienza in certe ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] Elena, che vicino a questo luogo si trovava il tempio di Ilitia, cioè della dea del parto (Pausania, I, 18, 4 seg.) e che di qua si d'acanto su cui era stato collocato il tripode della vittoria.
A sud-est del monumento di Lisicrate si sono trovate ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] la tanto venerata Triade: il "dio" (masch.) "luna", la "dea" (femm.) "Sole" e l'astro di Venere mattutina, era, come Dio dei cristiani), il quale gli ha dato il trono e la "vittoria sui nemici"; e promette di essere giusto verso i sudditi; anche sue ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] statua collocata a Volsinî fu trasportata a Roma nel 265 dopo la vittoria sugli Etruschi e collocata nel Vicus Tuscus del Foro dove la vide (Caronte), l'altro pietoso con a capo la dea Vanth: questo contrasto è stato interpretato in senso morale ...
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colto
cólto agg. e s. m. [lat. cŭltus, part. pass. di colĕre «coltivare» adoperato anche come agg.]. – 1. a. Coltivato: terreni c. e incolti. b. s. m., letter. Campo, terreno coltivato: Giù per lo c. tra le dure zolle (G. Cavalcanti); per...