TRIBOLATI, Felice
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Pontedera l'11 settembre 1834, morto a Pisa il 17 aprile 1898. Avvocato, ma sempre datosi alla letteratura, e finito bibliotecario a Pisa: e però, se [...] Voltaire (ivi 1878). Felici divagazioni, anche quelle sul modello francese del saggio, apparvero i Diporti letterari sul Decameron del Boccaccio (Pisa 1873); anche migliori i Saggi critici e biografici (ivi 1891) dove, ristampando prose precedenti ...
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Di nobile famiglia senese, trascorse la lunga vita (1540-1612) soprattutto in mezzo ai libri e tra le cure accademiche. Appena si ricordano di lui le Rime e le Lettere e il Turamino, ovvero del parlare [...] novelle e cantate alcune amorose canzoni (Venezia 1587). Il libro è preceduto da un'introduzione ricalcata su quella del Decameron, e si dilunga nella trattazione dei giuochi e di questioni e dubbî amorosi; la sua parte più attraente è costituita ...
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Goetzke, Bernhard
Serafino Murri
Attore cinematografico tedesco, nato a Danzica il 5 giugno 1884 e morto a Berlino Ovest il 7 ottobre 1964. Di formazione teatrale, offrì le sue prove migliori nel periodo [...] Spieler (1922; Il dottor Mabuse) diretto da Lang. La partecipazione all'anglo-tedesco Decameron nights, noto anche come Decameron-Nächte (1924; Il Decameron) di Herbert Wilcox accanto a Lionel Barrymore, lo mise in luce sulla ribalta internazionale ...
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scorticare
Luigi Vanossi
Il verbo ricorre due volte nel Fiore, dov'è sempre in relazione con escorchier del Roman de la Rose. È usato nel suo significato proprio di " strappare la pelle a un animale [...] altrui astutamente denari non pochi " (Tommaseo), anch'esso ben documentato (cfr. in particolare, nella novella di Salabaetto del Decameron [VIII 10 8]: " essendo non a radere, ma a scorticare uomini date del tutto "), si ritrova nel discorso della ...
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BUONDELMONTI, Francesco
Daniela Nenci
Quarto figlio di Manente di Gherardo e di Lapa di Acciaiuolo Acciaiuoli, nacque probabilmente a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Trasferitasi la sua famiglia [...] de Patras, in Mélanges offerts a M. Nicolas..., Paris 1933, pp. 524, 525 n.; V. Branca, Per il testo del "Decameron". La prima diffusione del Decameron, in Studi di filol. ital., VIII, Firenze 1950, pp. 47-54, 61, 62; E. G. Léonard, Les Angevins de ...
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BULGARO, Marino
Ingeborg Walter
Nobile ischitano, il B. viene ricordato da Boccaccio, che deve averlo conosciuto personalmente verso il 1328, nel corso del primo soggiorno a Napoli, tra i cortigiani [...] già il primo re angioino, Carlo I. Ma se si vuol dare credito a ciò che Boccaccio riferisce in una novella del Decameròn (V, 6), che ha come protagonista una figlia del B., Restituta, il B. passò dalla parte aragonese, quando, dopo l'insurrezione del ...
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assettatuzza
Enrico Malato
. Diminutivo di ‛ assettato ', participio passato di ‛ assettare ' (v.), usato una sola volta in Rime dubbie vi 4 il cappucciuzzo / così polito in su l'assettatuzza, con riferimento [...] S. Antonio Abate (Crusca) : " Era una giovane balda e tutta piena d'arditezza, e tutta assettatuzza e atteggevole ", e nel Decameron I 1 9: " piccolo di persona era e molto assettatuzzo ", che il Contini ritiene certamente derivato da Rime dubbie vi ...
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nondimeno
Riccardo Ambrosini
L'avverbio restrittivo n. (" tuttavia ", " ciononostante "), chiaro corrispondente del latino nihilominus, è attestato soltanto in Cv III VII 6 avvegna che posti siano qui [...] il fondo, / in pelago nol vede; e nondimeno / èli [" c'è "], ma cela lui l'esser profondo.
N. ritorna una quarantina di volte nel Decameron (anche in sintagma con ‛ ma ': II 7 16, IV 8 16) ed ‛ e ' (I 1 5, X 3 9), ma non risulta attestato nella ...
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Nome con cui G. Boccaccio rappresentò e celebrò, in quasi tutte le sue opere di fantasia, la sua donna poetica. Che alla base di questa rappresentazione ci fosse un'esperienza autobiografica, è certo; [...] sono dedicati il Filostrato e il Teseida; ella è personaggio del Filocolo e dell'Ameto, una delle novellatrici del Decameron; riappare come amata dal poeta nell'Amorosa visione; è protagonista d'un romanzo (Elegia di Madonna Fiammetta) in cui ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] moglie a favore dell'amante più in gamba (XXXII, XXXIV, XXXVIII, XL). Genere a sé fa la novella XXXIV (esemplata su Decameron, VIII, 8), in cui due amici di basso ceto, ispirati da un'occasione quasi fortuita, decidono di mettere in comune le mogli ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...