Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] sottotitoli significativi: il primo, Critica della tradizione fino alla caduta del decemvirato, e il secondo, Critica della tradizione dalla caduta del decemvirato all’intervento di Pirro. La trattazione si risolveva in un’implacabile critica ...
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Bolingbroke, Henry St. John
Francesca Fedi
Nacque nel 1678 da una famiglia di proprietari terrieri ed ereditò dal padre, membro della Camera dei comuni, anche la vocazione politica. Eletto una prima [...] le sue argomentazioni poterono appoggiarsi all’auctoritas di M., che soprattutto col paragone oppositivo tra dittatura e decemvirato (Discorsi I xxxiv segg.) aveva mostrato la pericolosità delle cariche concesse (benché attraverso «suffragi publici e ...
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Bruto e la nascita della Repubblica romana
Paul van Heck
La vicenda di Lucio Giunio Bruto e dei Tarquini è narrata in parecchie fonti antiche e, più ampiamente che altrove, in Dionigi d’Alicarnasso [...] , per non pochi versi affine a quella successiva di Appio Claudio (→ Appio Claudio e il decemvirato romano) e dei decemviri. Alla delineazione del carattere e delle imprese del protagonista avranno in ogni caso contribuito generazioni successive ...
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Alfieri, Vittorio
Francesca Fedi
Poeta e scrittore, nato ad Asti nel 1749 e morto a Firenze nel 1803. Le circostanze in cui A. si accostò alle opere di M. ebbero un peso decisivo nell’orientarne la [...] Appio Claudio, proiettato verso il potere assoluto grazie alla decisione improvvida del senato e del popolo di prorogare il decemvirato, magistratura ‘straordinaria’ (Discorsi I xxxv e I xl-xlvi; cfr. anche Tatti 2006). In una condizione analoga a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Annalistica e letteratura tecnica nell'eta di Augusto
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quadro grandioso della vicenda storica [...] coincide con quella dell’aristocrazia moderata: la ricerca di forti poteri personali è condannata, come nell’esperienza del decemvirato e prima ancora nel caso dell’ultimo Tarquinio; il senato è il punto di equilibrio dello stato, il baluardo ...
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Nel calendario romano (v.) si dicevano fasti ed erano contrassegnati da una F quei giorni in cui era lecito trattare affari civili o giudiziarî senza offesa della religione (sine piaculo: Varr., De lingua [...] sostituisce un solo collegio ai due del 507 e del 506 a. C. Si notino inoltre queste altre discrepanze: Diodoro assegna al decemvirato due anni in luogo dei tre di Livio e di Dionigi di Alicarnasso, e mentre in Livio, 13 anni dopo l'incendio gallico ...
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Le ferie rappresentavano la parte dei giorni dell'anno dedicata al culto pubblico e privato degli dei (dies fasti). La forma più antica della voce è fesiae (Fest., p. 86, 264). Tutti i giorni feriati erano [...] celebrazione di essa (Corp. Inscr. Lat.,, I, 2ª ed., pp. 55-59; VI, p. 2011 segg.). I frammenti vanno dall'età dei decemviri alla metà del sec. II dell'Impero; la redazione data dal tempo di Augusto. Le tavole di questo feriale mostrano che negli ...
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SILLA, Lucio Cornelio (L. Cornelius L. f. P. n. Sulla)
Mario Attilio Levi
Dittatore romano reipublicae constituendae. Nacque nel 138. Appartenente a una famiglia patrizia finanziariamente assai decaduta, [...] Investito di una dittatura politica e legislativa, reipublicae constituendae, magistratura straordinaria il cui unico precedente era il decemvirato, e che restò come un detestato ricordo di arbitrio tirannico nella tradizione romana, sistemati i suoi ...
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grandi e popolo
Giovanni G. Balestrieri
Il pensiero politico di M. è percorso da una visione dicotomica della società. Molteplici sono i luoghi, sia del Principe sia dei Discorsi, in cui egli ricorda, [...] all’esempio di Clearco, il cap. xl sottopone invece a severa critica la condotta di Appio Claudio (→), figura di spicco del decemvirato, il cui grave errore fu rinunciare al consenso del popolo – che aveva favorito la sua ascesa – per sostituirlo con ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Mario Reale
Filosofo e scrittore francese, nato a Ginevra nel 1712 e morto a Ermenonville, Oise, nel 1778. Insieme a Montesquieu, R. è uno dei grandi lettori settecenteschi di [...] del dittatore «per vie ordinarie», per un «breve tempo» e per uno scopo definito; l’opposizione della dittatura al decemvirato (IV 6). Qualche eco machiavelliana si coglie anche a proposito della censura (IV 7); mentre il lungo e informato excursus ...
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decemviro
decèmviro 〈-ènv-〉 (o decènviro) s. m. [dal lat. decemvir -vĭri, comp. di decem «dieci» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei membri delle magistrature collegiali composte di dieci uomini, istituite in Roma antica con funzioni varie.