. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] peccato è una grave offesa agli dei: questi ne sono quindi irritati e mandano ogni sorta di castighi agli uomini non può avvenire che sotto il controllo del giudice e soltanto per un grave delitto commesso dal figlio. La divisione dell'asse relitto ...
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MANZONI, Alessandro
Attilio Momigliano
Alessandro M. nacque a Milano il 7 marzo 1785 da Pietro e da Giulia Beccaria. Studiò, non in casa, dove i genitori vivevano in disaccordo, ma nei collegi di Merate [...] fra Italiani e Italiani e sono rappresentate come un castigo di Dio le invasioni degli stranieri.
La tragedia è accompagnata da che impediscono al povero e al ricco di accostarsi a Dio, a proposito del delitto che genera il delitto, a proposito della ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] complice del suo delitto (" ignavis castighi inflitti alle anime dalla giustizia divina.
Passando al Purgatorio, notiamo che in IX 22-24 ed esser mi parea là dove fuoro / abbandonati i suoi da Ganimede, / quando fu ratto al sommo consistoro, è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il romanticismo nascono la moderna cultura di massa e una letteratura commerciale [...] componimenti dei Castighie infine, ritornato a Parigi, celebra la grandiosità dell’esperienza della Comune e si batte che volete da me?"
"Vogliamo giudicarvi in base ai vostri delitti" disse Athos; "voi sarete libera di difendervi; giustificatevi, se ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] i Francmassoni», poiché una riunione «occulta al legislatore, è un delitto per tutte le buone leggi» (Delle lezioni di castigo di questi con «l’Inquisizione» ha piuttosto «irritato» che guarito (p. 428). Quel che al «canonico» non si concede è ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] sulla teoria del contratto sociale e l’altro di natura utilitaristica, Cesare Beccaria nel saggio Dei delittie delle pene (1764) attacca a Brest e Tolone (1837). Il condannato non deve essere più visto e si esclude dal castigo l’esposizione della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] causa di guerra, e di conquista, è il delitto contra naturam, che la richiede «per ragione comune e a difesa degli altri scriveva Gentili, sono passibili di castigo. Se il loro sesso le rende inabili a combattere, e quindi esenti dalla punizione, l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVIII secolo il romanzo epistolare si impone come nuovo mezzo di comunicazione [...] quel castigo che comincia coll’allarmare il pudore; quel castigo che mette nell’estrema umiliazione; quel castigo che le mie opinioni, i miei delitti - forse; non mi difendere, Lorenzo; rispondi soltanto: Era uomo, e infelice.
U. Foscolo, Ultime ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] non imputabili e il reato valutato essenzialmente sulla base della pericolosità del suo autore. Dal punto di vista del sistema delle sanzioni la sostituzione della nozione di pena-castigo con quello di prevenzione individuale del delitto comportò un ...
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RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Gigliola Fragnito
RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza. – Figlio di Alessandro e Maria d’Aviz, nipote di Sebastiano re di Portogallo, nacque a Parma [...] ‘congiurati’ e a presentare sé stesso come inviato da Dio per salvare con il giusto castigo le loro anime e garantire loro Dal delitto politico alla politica del delitto. Finanza pubblica e congiure contro i Farnese nel ducato di Parma e Piacenza dal ...
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vendetta
vendétta s. f. [lat. vindĭcta «rivendicazione; liberazione; vendetta; castigo», der. di vindicare: v. vendicare]. – 1. a. Danno materiale o morale, di varia gravità fino allo spargimento di sangue, che viene inflitto privatamente...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...