Uomo politico ateniese, di nobile famiglia (seconda metà 5º sec. a. C.): fu tra i moderati che nel 411 si opposero agli eccessi dei Quattrocento, e l'anno successivo reintrodusse la democrazia. Partecipò [...] come stratego alla battaglia delle Arginuse (406) e nel processo che ne seguì venne, con altri, condannato a morte per aver abbandonato in mare i naufraghi ...
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Fabrizio Politi
Abstract
La formula “diritti sociali” ha avuto alterne fortune negli ultimi secoli. La prospettiva storica aiuta a mettere a fuoco l'evoluzione di tali diritti come affermatisi in Europa [...] v. in particolare Mazziotti di Celso, M., Il diritto al lavoro, Milano, 1956; D’Antona, M., Lavoro, diritti, democrazia. In difesa della Costituzione, Roma, 2010; Cantaro, A., Il diritto dimenticato. Il lavoro nella costituzione europea, Torino, 2007 ...
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Giurista italiano (Genova 1902 - Firenze 1969), prof. univ. dal 1933, insegnò diritto costituzionale italiano e comparato nell'università di Firenze. Opere principali: Le origini dello Statuto albertino [...] e stato nella rivoluzione francese (1935; 3a ed. 1965); La guerra nel diritto internazionale (1943); Miti e realtà della democrazia (1958); La costituzione che dobbiamo salvare (1961); Il tiranno senza volto. Lo spirito della Costituzione e i centri ...
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Il catasto e anche il complesso dei beni posseduti, il patrimonio individuale o familiare sottoponibile a imposta. A partire dalla fine del 18° sec. si parla di voto censitario (o democrazia censitaria) [...] nel caso in cui i diritti politici sono riconosciuti soltanto ai proprietari di un determinato censo.
In Roma antica la parola census designò la compilazione delle liste dei cittadini e la registrazione ...
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HONDURAS (XVIII, p. 551; App. I, p. 715; II, 1, p. 1188; III, 1, p. 815)
Giandomenico Patrizi
Renato Piccinini
Tra i censimenti 1961 e 1974 la popolazione è salita da 1.884.765 a 2.653.857 unità, denunciando [...] il col. Oswaldo López Arellano e alla rottura dei rapporti con gli SUA, che considerarono il golpe un attentato alla democrazia. Le relazioni fra i due paesi furono ristabilite nel gennaio 1964 dietro formale promessa di un ritorno alla legalità. Le ...
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SULLO, Fiorentino
Uomo politico, nato a Paternopoli (Avellino) il 29 marzo 1921. Laureato in lettere e in giurisprudenza, pubblicista, combattente nella seconda guerra mondiale, militante dell'A. C., [...] entrò nella Democrazia Cristiana, per la quale è stato eletto all'Assemblea Costituente, e poi deputato per la I, II e III legislazione repubblicana. È stato sottosegretario alla Difesa nel ministero Scelba, all'Industria e Commercio nel 1° ministero ...
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La separazione dei poteri è uno dei principi cardine del costituzionalismo liberale e tale da connotare in buona parte le stesse democrazie costituzionali (Forme di Stato e forme di governo; Democrazia). [...] Benché l’idea delle tripartizione delle funzioni fondamentali dello Stato (legislativa, esecutiva, giudiziaria) si ritrovi già in Aristotele, l’idea della separazione dei poteri è assai più recente ed ...
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Filosofo e pedagogista italiano (Perugia 1899 - ivi 1968). Sostenitore di ideali umanitari di ispirazione cristiana, si oppose al fascismo e partecipò alla resistenza come liberalsocialista. Difese poi [...] ideali di libertà religiosa, democrazia diretta, scuola pubblica, pacifismo, con iniziative sociali e richiamandosi al metodo della non violenza di Gandhi. A Perugia promosse i Centri di orientamento sociale (dal 1944), i Centri di orientamento ...
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di Carla Monteleone
La crisi finanziaria partita negli Stati Uniti nel 2007, e poi propagatasi in Europa, ha messo alla prova la tenuta dell’organizzazione del sistema politico internazionale. Promossa [...] predicassero la medesima virtù, ma perché il mercato allevia e corregge i difetti e gli eccessi della democrazia, esattamente come la democrazia allevia e corregge i difetti e gli eccessi del mercato. L’alleanza tra queste due formidabili istituzioni ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] e legislatore attento ai diritti e ai doveri di tutte le classi sociali. Gli ultimi anni del suo pontificato manifestarono una certa tendenza reazionaria avversa ai movimenti di democrazia cristiana (enciclica Graves de communi, 18 genn. 1901). ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della...