Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] che gli elementi delle m. siano rispettivamente numeri reali, numeri complessi oppure appartengano a un anello qualsiasi R. Tutte le m funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della m. A, chiamando derivata di ...
Leggi Tutto
Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] dette derivate. A tal fine, di ogni grandezza derivata si dà la definizione dimensionale in funzione delle grandezze ... +anun di n elementi ui (unità), con le ai numeri reali (o complessi o, più in generale, elementi di un dato corpo K); c) matrice u ...
Leggi Tutto
molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota (in [...] algebrica f(x)=0 di ordine n, e una sua radice α reale o complessa, si dice che α è radice s-pla, o di m. s (naturalmente dell’equazione f(x) = 0, si ha
dove f(h)(α) indica la derivata h-esima f(h)(x) del polinomio f(x), calcolata per x = α. ...
Leggi Tutto
VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] quelli che possono rinchiudersi in una successione d'intervalli di lunghezza complessiva comunque piccola - fy′y′ (x, y0 (x), y0 x), y′) ≥ 0, per tutti gli y′. Se poi la derivata y0′ (x) esiste sempre ed è continua, le disuguaglianze scritte devono ...
Leggi Tutto
NUMERICI, CALCOLI (XXV, p. 29; App. III, 11, p. 286)
Enzo Aparo
Introduzione. - La nozione di c. n. si può introdurre, facendo riferimento al termine latino calculus (piccola pietra, pedina), nel modo [...] Posto pii(x) per indicare il polinomio di 1° grado che in xi vale f (xi) e ha derivata uguale a f′(xi), piii(x) quello di 2° grado che in xi vale f (xi) e ha con m righe ed n colonne a elementi reali o complessi e una matrice B con m righe e 1 colonna ...
Leggi Tutto
I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] assegnata al tempo iniziale t=0. Il simbolo ∙/∙t esprime la derivata parziale rispetto alla variabile t (con x fissato), mentre per ogni πiN-‒, calcola la trasformata di Fourier discreta di N dati complessi xk (dove k=0,...,N−1) mediante un numero di ...
Leggi Tutto
Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] complicata formalmente ma concettualmente analoga: al posto della derivata prima comparirà la matrice jacobiana di f(x) e . m. nell'affermarsi del paradigma della non linearità e della complessità può essere inteso se si tiene conto del fatto che la ...
Leggi Tutto
Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] uso delle parentesi di Poisson. Ricordiamo che la derivata temporale di una funzione scalare F lungo le la sfera tridimensionale S³ come l'insieme di punti (z,w) del piano complesso bidimensionale C² per i quali |z|²1|w|²=1 (C² è quadrimensionale come ...
Leggi Tutto
SERIE (XXXI, p. 435; App. III, 11, p. 699)
Tullio Viola
1. Serie numeriche. - Sia
una serie a termini reali e positivi, le cui successive somme parziali indichiamo con
Ai criteri di convergenza e divergenza [...] seguente sviluppo in serie di potenze, dovuto a G. L. Lagrange (1770):
Con la notazione
s'intende il numero complesso che si ottiene calcolando dapprima la derivata (n − 1) -esima della potenza fn(t), e poi eseguendo la sostituzione t = c in tale ...
Leggi Tutto
(v. equazioni, XIV, p. 132; App. III, I, p. 564; IV, I, p. 714)
Ogni anno migliaia di pubblicazioni compaiono nella letteratura scientifica e ci si dovrà quindi limitare a delineare alcune linee essenziali, [...] nella matematica la nonlinearità ha condotto a una struttura più complessa e più ricca della teoria delle e. d. è un operatore da un dominio D⊂X in uno spazio di Banach Y, la derivata appartiene a Y e u0, il valore iniziale di u, appartiene a X. Il ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...