SUZDAL'
H. Faensen
Città della Russia non lontano da Vladimir, S. si trova nel c.d. anello d'oro, a ca. km 220 a N-E di Mosca.I
l nome, di derivazione ugro-finnica, si riferiva in origine all'area circostante [...] i fiumi Kamenka e Mzara. Nei secc. 10° e 11° si insediarono qui, dalle aree intorno a Smolensk e a Novgorod, i primi coloni slavi, subito assoggettati al principato di Kiev. Con l'annessione della regione ...
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distributivo
distributivo [Der. di distribuzione] [ALG] [ANM] Operazioni d.: quelle che, applicate a una somma, danno per risultato la somma dei risultati relativi ai singolo addendi, quale la moltiplicazione [...] nel campo elementare e la derivazione o l'integrazione nel campo infinitesimale. ◆ [ALG] Proprietà d.: proprietà caratteristica del prodotto in un anello, a(b+c)=ab+ac, con a,b,c elementi dell'anello. ◆ [FAF] Reticolo d. e terna d.: quelli per i ...
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funzione inversa, derivata di una
funzione inversa, derivata di una in analisi, se x = ƒ−1(y) indica la funzione inversa di y = ƒ(x), la derivata di ƒ−1(y) si ottiene da quella di ƒ(x) nel seguente modo:
(→ [...] derivazione). Si veda, inoltre, la tavola delle regole di derivazione. ...
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-logo
-logo [Der. del gr. lógos "discorso"] [LSF] Secondo o ultimo elemento di agg. formati da sostantivi terminanti in -logia (per es., anàlogo da analogìa) oppure di sostantivi, in generale riguardanti [...] professioni, aventi la medesima derivazione (per es., cosmòlogo da cosmologìa). ...
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. La voce latina Aurunci deriva dalla base greca Αυσονικοί, che per il rotacismo, il quale assai per tempo invalse nella regione campana, sonò Auronici e per sincope Auronci, Aurunci. Tale derivazione [...] era già nella coscienza storica degli antichi, giacché Servio (ad VII Aen., 206 e 727) riferisce che gli Aurunci eran detti Ausones dai Greci. E se Plinio (Nat. Hist., III, 9, 4) distingue gli Aurunci ...
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Economista di origine russa (Łódź 1914 - Concord, Massachusetts, 1997), naturalizzato statunitense (1941); prof. alla univ. Johns Hopkins (1948-58) e al Massachusetts Inst. of Techn. (dal 1958). Importante [...] il suo modello macroeconomico di sviluppo, di derivazione keynesiana, basato essenzialmente sui rapporti quantitativi tra alcune grandezze fondamentali considerate costanti, noto come modello Harrod-Domar (benché i due economisti vi siano pervenuti ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] struttura compositiva è stata favorita dalla presenza sia di composti in cui sono impiegati elementi formativi derivanti da aggettivi o avverbi delle lingue classiche (pseudoproblema, protoindustrializzazione) sia di composti aggettivali coordinati ...
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KARNAK (A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Villaggio dell'Alto Egitto sulla sponda destra del Nilo, distante un paio di km. a NE. da Luxor, col quale è collegato da un ampio viale. Un canale di derivazione [...] delle acque del fiume ne prende pure il nome.
L'importanza di Karnak è tutta negli avanzi archeologici, che costituiscono il più grandioso e il più mirabile tra i gruppi di rovine dell'antica Tebe, e comprendono ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] richiede l’impiego di parole derivate: ad es., il ruolo di soggetto di una frase può essere svolto indifferentemente da una parola derivata o da una non morfologicamente complessa (cfr. la pizz-eria chiude fra un’ora / il bar chiude fra un’ora).
I ...
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Kadison Richard Vincent
Kadison 〈kèdisn〉 Richard Vincent [STF] (n. New York 1925) Prof. di matematica nella Columbia Univ. di New York (1952). ◆ [PRB] Disuguaglianza di K.-Schwartz: v. probabilità classica: [...] IV 590 f. ◆ [ANM] Teorema della derivazione di K.-Sakai: v. algebre di operatori: I 98 b. ◆ [ANM] Teorema di transitività di K.: v. algebre di operatori: I 95 c. ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.