Nato a Nicopoli, diacono sotto papa Aniceto, successe a Sotero nel 175 e fu pontefice fino al 189. Dovette affrontare il problema del montanismo, mentre si andavano diffondendo, a Roma, anche l'eresia [...] marcionita e quella valentiniana. Fu sepolto, secondo il Liber Pontificalis, nella necropoli vaticana. Festa, 26 maggio ...
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Scrittore bizantino (sec. 11º), diacono e maestro a Costantinopoli (1080 circa), poi vescovo di Eraclea in Tracia; autore di opuscoli didascalici in versi, di commenti a discorsi di s. Gregorio Nazianzeno [...] e di catene (estratti dei Padri) a commento del Nuovo e del Vecchio Testamento ...
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Scrittore bizantino (sec. 8º), diacono e cartofilace di S. Sofia. Amico dell'imperatore Eraclio, ne cantò le vittorie in tre poemi: La spedizione contro i Persiani, La disfatta degli Avari, l'Eracliade. [...] Scrisse anche l'Exaemero (sulla creazione del mondo), La vita vana, La vita umana, l'Inno alla Resurrezione, epigrammi, una polemica antimonofisita (Contro l'empio Severo) ...
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Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica nel 1200, il 23 nov. 1201 fu cardinale prete di S. Susanna, nel 1205 fu mandato a Costantinopoli come legato pontificio presso l'imperatore Baldovino. Ivi spiegò [...] una grande attività diplomatica per impedire il disfarsi dell'esercito, che aveva preso parte alla IV crociata e fondato l'Impero latino d'Oriente. Tornato in Italia nel sett. 1207, fu creato cardinale ...
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Diacono (m. Roma 795), di nobile famiglia romana, fu consacrato papa il 9 febbraio 772. Avverso ai Longobardi, A. si sbarazzò abilmente del capo della fazione longobardica in Roma, Paolo Afiarta. Stornò [...] le ambizioni del re longobardo Desiderio che gli aveva proposto un patto d'amicizia implicitamente ostile ai Franchi. Nel 773, di fronte alle incursioni longobarde dell'anno precedente, A. chiese l'intervento ...
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Diacono e notaio della Chiesa ambrosiana (m. tra il 1061 e il 1064), al quale una fonte tarda attribuisce il cognome Cotta. Tra i principali esponenti del movimento dei riformatori, predicatore con Arialdo [...] contro la corruzione del clero milanese, rifiutò di comparire al sinodo di Fontaneto (1057) e per tale ragione subì la scomunica. Nonostante l'appoggio di Stefano X alla sua causa, fu oggetto di un'aggressione ...
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Diacono romano (m. 514), fu eletto successore (498) di Anastasio II da quella parte del clero e del senato romano che era ostile a Costantinopoli. La minoranza gli contrappose l'arcidiacono Lorenzo. Teodorico, [...] re degli Ostrogoti, investito della questione, si pronunciò per S. (499); ma più tardi sottopose il pontefice all'esame di un concilio (501) per giudicare le accuse di privata immoralità rivoltegli dalla ...
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Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] II, e si dedicò poi tutto alla composizione del contrasto con Costantinopoli, iniziatosi fin dal 484. Dopo il fallimento di numerose trattative con l'imperatore Anastasio (dal 516 in poi), solo dopo l'ascesa ...
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Diacono romano (m. Roma 817), successe a Leone III (816) in quanto gradito al popolo romano e fautore della pace. Non deluse le aspettative del popolo stanco dei torbidi avvenuti sotto Leone III: riconosciuto [...] il protettorato franco e fatto prestare ai Romani il giuramento di fedeltà a Ludovico il Pio, s'incontrò con lui a Reims, lo incoronò insieme con la moglie Ermengarda (816) e permise il ritorno dei nobili ...
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diacono
dïàcono s. m. [dal lat. tardo diacŏnus, gr. διάκονος, che per il sign. corrisponde al lat. minister]. – 1. a. Nella Chiesa cattolica, ministro sacro che ha ricevuto il diaconato, ed è, nella gerarchia, di ordine immediatamente inferiore...