LINGUISTICA TIPOLOGICA
Giuliano Bernini
La l.t. s'interessa soprattutto della ricerca di principi di organizzazione dei sistemi linguistici che rendano conto della variazione strutturale delle lingue, [...] del linguaggio, come dimostra l'applicazione dei suoi metodi e dei suoi risultati oltre che al tradizionale campo della diacronia anche ai sistemi semplificati (pidgin e creoli) e a quelli in via di formazione (processi di apprendimento di lingue ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] ; cfr. Tagliavini 1982: 399; Rohlfs 1966: § 74). Anche riguardo alle intertoniche i processi più notevoli sul piano diacronico sono senza dubbio quelli di cancellazione. Una ➔ sincope delle vocali brevi in proparossitoni originari (già presente in ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] di me, così come di (il) fai da te, (il) cessate il fuoco, (un) non so che, assimilabili (sul piano diacronico) a parole come daccapo, nullaosta, qualsivoglia, stanotte, ecc.
Non di rado, a testimonianza di un avvenuto e non sempre esaurito processo ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] fiʎːo/;
(c) /ɲ/: tĭneam > /ˈtiɲːa/; pŭgnum > /ˈpuɲːo/ (non *pogno).
Queste anomalie anafonetiche di sviluppo diacronico non sarebbero tali nel quadro dei tipi linguistici non italici (misto, arcaico e ad adstrato greco), dove la trafila attesa ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] fiorentina, ch’egli trova urgente di rendere comune a tutta l’Italia (Ascoli 1873).
Oltre che esito diacronico, il monottongo può essere un prodotto sincronico dovuto a particolari stili di pronuncia (veloce, ipoarticolata; ➔ fonetica articolatoria ...
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SEMANTICA (XXXI, p. 334; App. III, 11, p. 692)
Ugo Vignuzzi
L'elaborazione di una teoria complessiva del significato linguistico aveva trovato, ai principi del Novecento, un notevole contributo da parte [...] quanto avveniva per la teoria semantica sincronica, l'approfondimento dell'indagine teorica in campo semantico anche a livello diacronico (si ricorderà che proprio per definire lo "studio delle trasformazioni del senso" attraverso la storia M. Bréal ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] (c) la lingua varia attraverso gli strati e i gruppi sociali;
(d) la lingua varia attraverso le situazioni comunicative.
La dimensione diacronica, vale a dire la variazione lungo l’asse del tempo e nella storia, che dà luogo a diversi stati di lingua ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] in 4).
È inoltre interessante notare come l’affinità fra avverbi e preposizioni si riscontri in molte lingue anche a livello diacronico (Hopper & Traugott 1993). In particolare, per quanto riguarda l’italiano, molti avverbi sono derivati da forme ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] lombardo-milanese, dove tuttavia resiste l’influenza di modelli provinciali, come Brescia e Bergamo. Dal punto di vista diacronico, è ormai ben testimoniata e studiata l’esistenza, per Milano e la Lombardia, di un italiano regionale scritto nel ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] causale; più di rado è possibile individuare un valore ipotetico o concessivo. Da un punto di vista diacronico molte preposizioni o connettivi nascono proprio dalla grammaticalizzazione di participi assoluti (durante, eccetto, nonostante; cfr. anche ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...
diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...