Dialettologo (Siracusa 1843 - Noto 1905). Garibaldino nel 1860, di professione farmacista e insegnante di scienze naturali, dall'interesse per la poesia popolare siciliana (Canti popolari di Noto, 1875) [...] passò allo studio scientifico, con un metodo profondamente innovativo, di quei dialetti, contribuendo alla loro conoscenza con una Introduzione allo studio del dialetto siciliano (1882) e con un Saggio di toponomastica siciliana (1898). ...
Leggi Tutto
SINAGOGA
D. Di Castro
Nella cultura ebraica, la s. è un luogo di preghiera, ma anche un centro politico, sociale, amministrativo, di riunione e di istruzione: quest'ultima funzione è tanto importante, [...] che nei vari dialetti giudaici del Medioevo la s. viene comunemente chiamata scola o schule. L'aspetto della s. non è, nel suo complesso, oggetto di normativa rabbinica; pertanto nei diversi luoghi e periodi furono imitati gli stili architettonici ...
Leggi Tutto
Dal nome ῾Ρωμαῖος con cui si chiamarono i Greci in età bizantina, in quanto abitatori dell’Impero Romano d’Oriente, e poi nelle età successive (gr. mod. ῾Ρωμιός), si dice in riferimento alla storia, alla [...] cultura, alla lingua o ai dialetti neogreci. ...
Leggi Tutto
Letterato lituano (Anykščiai 1835 - Seinai 1902), sacerdote, dal 1897 vescovo di Seinai; è noto, oltreché per il poemetto Anykščiu̧ Šilelis ("Il bosco di Anykščiai") e per le sue poesie (Artoju̧ Giesmės [...] "I canti dell'aratore"), anche per alcuni pregevoli studi sui dialetti lituani. ...
Leggi Tutto
In Francia, il dialetto che non possiede o che ha perduto una letteratura scritta, in contrapposizione al francese (anticamente il dialetto parlato nell’Île-de-France, percepito come più prestigioso), [...] specialmente nella variante letteraria. In Italia si usano denominare p. i dialetti franco-provenzali della Valle d’Aosta e di alcune vallate piemontesi. ...
Leggi Tutto
SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] alla fine del sec. XIV. Nell'età moderna si è prodotto un risveglio nella Galizia a favore dell'uso letterario del dialetto tradizionale, e il parlare gallego è tornato a primeggiare ai giorni nostri con caratteri simili a quelli che gli erano proprî ...
Leggi Tutto
SÉBILLOT, Paul
Raffaele Corso
Artista ed etnologo, nato a Matignon (Côtes-du-Nord) il 1° febbraio 1843, morto a Parigi nel 1918. Era già noto come pittore e come autore di scritti politici, quando nel [...] delle tradizioni popolari. Il primo suo lavoro in questo campo fu appunto un saggio sui dialetti della Bretagna, che, insieme con l'Alta Bretagna, il S. doveva poi studiare in tutte le manifestazioni: proverbî, canti, usi, costumanze, e specialmente ...
Leggi Tutto
colto (sost.)
Andrea Mariani
Il termine presenta due occorrenze nel Paradiso (V 72 e XXII 45). Commenta il Sapegno al primo luogo: " colto: culto, atto di devozione. Di questa forma, che rappresenta [...] l'esito normale di cultus nei dialetti toscani (di fronte a culto, esito dotto), non abbiamo testimonianze scritte prima di Dante, che l'usa anche in Par., XXII, 45 (cfr. Parodi, " Bull. soc. dant. ", III 96) ".
In questi due luoghi indica più ...
Leggi Tutto
Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] stampo gallico è, p. es., l'uso pronominale, che si può esprimere nella formula: "me ego dico", dove e(g)o, a seconda dei dialetti, diviene a o e. Rimangono nelle campagne vestigia di sic (tosc. sì) innanzi al verbo (e s de???ø "e dico", "e sì dico ...
Leggi Tutto
In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] quanto nelle scritture dei poeti e dei prosatori che quel linguaggio vivo avevano assunto nelle loro opere:
il toscano dialetto, e il fiorentino singolarmente, prese una tal grazia, purità, gentilezza e proprietà, che mai la maggiore. Tutti in quel ...
Leggi Tutto
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...