di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] per un’esemplificazione vedi la tab. 1). Non esiste nominativo. L’italiano si distingue perciò dal francese, e anche da taluni dialetti italo-romanzi, che hanno invece clitici soggetto; si confrontino i casi seguenti:
(1) a fr. elle mange du pain
b ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] . Marotta 1995a).
Il raddoppiamento sintattico è assente nelle varietà settentrionali dell’italiano, come pure nei corrispondenti dialetti, in concordanza con la mancanza di geminazione consonantica. Il fenomeno è invece presente tanto al Centro che ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] alcune importanti varietà regionali di italiano (come la settentrionale e la romana: cfr. es. 13-15; ➔ Roma, italiano di; ➔ laziali, dialetti):
(13) adesso arrivi te e pretendi di insegnarmi a lavorare?
(14) per il resto vedi te
(15) quanto mi dici ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] vocalici totalmente estranei al sistema fonologico dell’italiano, come le vocali anteriori procheile /y/ e /ø/ in alcuni dialetti settentrionali e la vocale centrale [ɘ] nel napoletano; in altri, come in Lombardia e Campania, pur persistendo il ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] a sonorizzare le consonanti sorde dopo nasale (per es., [ˈtembo] «tempo»). Questi fenomeni non si riscontrano solo nei dialetti, ma anche nelle varietà di italiano dell’area meridionale, con alcune eccezioni (ad es., non si osserva l’assimilazione ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] ricondurre al momento dell’enunciazione (Bertinetto 1991). Questa costruzione si nota anzitutto nelle aree d’Italia in cui il dialetto o la varietà regionale locale mancano di passato remoto, e spesso nei testi orali. Si tratta di strutture dovute ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] (20023), Manuale di fonetica, Roma, Carocci (1a ed. Roma, NIS, 1995).
Berruto, Gaetano (1987), L’italiano regionale bergamasco, in Lingua e dialetti di Bergamo e delle Valli, a cura di G. Sanga, Bergamo, Lubrina, 1987, 3 voll., vol. 1°, pp. 499-591 ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] la resa fonetica del grafema ‹i› impiegato graficamente come diacritico: [ˈʃjɛnʦa] scienza, [ˈbaɲːjo] bagno.
I dialetti cosiddetti gallo-italici e talvolta anche gli italiani regionali corrispondenti hanno vocali chiuse e semichiuse arrotondate: è il ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] delle trascrizioni fonetiche presenti negli ➔ atlanti linguistici, come l’AIS (Atlante italo-svizzero) nella Carta dei dialetti italiani (cfr. Pellegrini 1977), nel DOP (Dizionario di ortografia e pronuncia; cfr. Migliorini, Tagliavini & Fiorelli ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] della g. è stato condotto con vari metodi e scopi. La g. descrittiva o sincronica descrive una determinata fase di un dialetto, di una lingua o di un aspetto particolare o individuale di essa. La g. storica o diacronica studia il successivo svolgersi ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...