Celebre avvocato e giureconsulto penalista nato a Roma il 30 ottobre 1544 e ivi morto il 30 ottobre 1618. Studiò diritto nell'università di Padova; tornato a Roma, l'acume del suo ingegno, una straordinaria [...] vivacità e abilità dialettica, fecero di lui l'avvocato più illustre della sua città (celebre la difesa da lui fatta di Beatrice Cenci: v. cenci) e uno dei giureconsulti più grandi del suo secolo. Il pontefice Clemente VIII lo chiamò presso di sé ...
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Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] radicate nell'attualità sociale e in costante relazione dialettica con la realtà italiana, anche per la capacità del regista di esercitare su di essa, attraverso i film, il suo leggendario sdegno e una caustica critica, spesso corrosivamente ironica. ...
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Canonista nato ad Armagnac nella diocesi di Lione nel 1310 e morto poco dopo il 1390. Profondo nelle discipline teologiche non meno che nelle giuridiche, insegnò a Parigi tra il 1335 e il 1349. Abbondante [...] nelle citazioni e sottile nella dialettica, ma non sì che l'erudizione e l'uso dei metodi scolastici impacciassero la costruzione dogmatica. La sua principale opera è In quinque Decretalium libros commentaria (finita nel 1348, edita la prima volta ...
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Brisso
Giorgio Stabile
. Nome sotto cui D. designa il filosofo greco (IV secolo a.C.) Brisone (greco Βρύσων, latino Bryson -onis) di Eraclea, figlio dello storico Erodoto, alunno forse di Socrate o [...] di Euclide di Megara, e considerato uno degli istauratori della dialettica eristica.
La forma B. corrisponde al nominativo della forma latina Brisso -onis quale appariva nelle traduzioni aristoteliche medievali. Il filosofo è infatti ricordato da ...
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probabile
Propriamente l'aggettivo vale " che si può approvare "; in D. occorre solo due volte, nel Convivio, e qualifica un argomento che, muovendo da premesse non certe, fornisce una conclusione attendibile, [...] che procede da premesse certe e dà luogo alla scienza.
In II XIII 12 il termine è in un contesto in cui ‛ dialettica ' designa da un lato le dottrine logiche nel loro complesso, e perciò sta per ‛ logica ', e, dall'altro, quella parte della logica ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] e intellettivo, la m. viene a combaciare con la psicologia o con la gnoseologia o con la logica o con la dialettica, o anche con l’etica, quando il regno dell’assoluto sia scorto soltanto nella sfera dei valori morali.
Storia della metafisica ...
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Storico della filosofia antica (Breslavia 1883 - Halle 1935); prof. a Kiel (dal 1933) e a Halle (1935); uno dei fondatori della rivista Quellen und Studien zur Geschichte der Mathematik, è autore di notevoli [...] lavori sull'evoluzione del pensiero platonico, specie per quanto riguarda la logica, la dialettica, il numero e i rapporti della filosofia platonica con quella aristotelica. Tra le opere principali si ricordano: Studien zur Entwicklung der ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento [...] di Husserl, dell’ontologia di Heidegger e della «concezione dialettica del nulla» di Hegel. L’essere è considerato nel linguaggio, in cui Sartre recupera la riflessione hegeliana della dialettica servo-padrone. L’esistenza degli altri definisce lo ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] Esercitò per quarant'anni, dai trenta in poi, la professione del sofista, insegnando ai giovani l'arte oratoria e dialettica, e acquistando con tale opera prestigio e ricchezza enormi. Ma il contrasto tra l'illuminismo sofistico, da lui eminentemente ...
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Storico della filosofia italiano (Carrara 1902 - Pisa 1990). Dal 1950 ha insegnato negli Stati Uniti, alla Columbia University di New York (1950-60), poi alla University of California di Berkeley, fino [...] stato dal 1971 prof. di filosofia della storia all'univ. di Roma. Studioso del pensiero hegeliano (La nascita della dialettica hegeliana, 1930; Interpretazione di Hegel, 1943, rived. e ampl. 1969), gli si deve la traduzione della Fenomenologia dello ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...