POLIFONIA (dal gr. πολύς "molto" e ϕωνή "suono")
Gastone ROSSI-DORIA
Come è già indicato dall'etimologia, questo termine corrisponde all'unione di più voci (umane o strumentali) in concerto. Mancano [...] permeare dei nuovi moti, variamente ripresi, l'intera scrittura musicale dei tempi moderni, in effetto del suo giuoco dialettico con i moti di natura monodica. Nell'accezione più lata del termine rientra del resto, oltre la pratica contrappuntistica ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] e di Colletti era un marxismo tutt’altro che ‘ortodosso’, in quanto non si ispirava affatto alla linea storicistico-dialettica De Sanctis-Labriola-Croce-Gramsci, che era la linea rivendicata dalla maggior parte dei teorici comunisti e da Togliatti ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] , su cui molto influì il pensiero di Gioberti.
Da esso, infatti, il L. mutua la concezione della filosofia come "circolo dialettico" ove operano tre momenti, il cui nesso è fornito dall'atto creativo e in cui gli opposti sono in reciproco rapporto di ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] più arcaiche fra le sculture chartresi.
La poesia dei maestro è sempre altamente personale e sorge ancora una volta dalla dialettica fra l'arcaico e il nuovo, fra lo spirito d'astrazione e l'intensità tutta potenziale, e in certo senso predrammatica ...
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Gervasio di Melkley
Francesco Tateo
Maestro di retorica (fine sec. XII-inizio XIII), originario dell'Inghilterra; ammiratore di Giovanni di Hanville, di cui cita l'Architrenius quale fondamento della [...] naturale e artificiale e dei tre generi dell'elocuzione, G. procede attraverso una sistemazione di carattere dialettico inconsueta nelle arti poetiche. Egli s'interessa, infatti, soprattutto delle ‛ figure ' retoriche e distingue la trattazione ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] e astronomo: egli scopre la struttura stessa dell’essere. E nel Sofista il filosofo è identificato con il dialettico, essendo la dialettica non soltanto un metodo di ricerca o un’esercitazione spirituale, ma il nesso oggettivo che regge i rapporti ...
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RAPSODIA
. Per la rapsodia letteraria, v. rapsodi. Nella terminologia musicale di oggi questa voce corrisponde a una composizione strumentale, generalmente solistica, nella quale due o più temi - quasi [...] la concezione delle rapsodie di J. Brahms, che sui temi - anche originali - svolgono un lavoro assai più interno e dialettico. Presso questo maestro troviamo del resto, sotto la designazione di rapsodia, anche un vasto lavoro per contralto, coro ...
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Perché la matematica?
Marco Rigoli
Lo scopo di questo saggio è presentare al lettore, invitandolo nel contempo a una personale riflessione, alcuni aspetti della matematica che permeano gran parte della [...] e al nostro modo, spesso inconscio, di realizzare conoscenza. Mentre il matematico di professione è in un continuo rapporto dialettico con la sua materia di studio che lo sensibilizza sul tema suddetto, in generale questo tipo di confronto non si ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] elevate di intelligenza e di volontà; anche qui, come già nella logica, si tratta però di uno studio dialettico, per cui quelle che nella tradizione filosofica erano state considerate come "facoltà" isolate, vengono invece considerate come momenti ...
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In psichiatria, p. endogena è la spinta che deriva da un qualsiasi fenomeno e meccanismo psichico (per es., affettivo o istintivo), indipendentemente da ogni sollecitazione esteriore.
In psicanalisi, il [...] (1920 e 1923) introdusse la distinzione fra p. di vita e p. di morte, tra loro contrapposte, e approfondì lo studio dei rapporti tra i diversi gruppi di p. che possono interagire, come in un complicato gioco dialettico, intrecciandosi e separandosi. ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...