Uomo politico e militare colombiano (Bogotá 1765 - Leiva 1823); nel 1793, per aver tradotto e pubblicato la Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino, fu accusato di tradimento e incarcerato. [...] a Cadice (1816-20), fu chiamato da S. Bolívar a presiedere il congresso di Cúcuta (maggio - ott. 1821) che doveva elaborare una costituzione per la Repubblica di Colombia, nata dall'unione dei dipartimenti del Venezuela edella Nueva Granada. ...
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Complesso degli eventi politici e sociali avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione della monarchia costituzionale e l'instaurazione della Repubblica, fino all'ascesa di Napoleone Bonaparte.
La [...] ag.), l'Assemblea emanò la Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino, che fissava i diritti di libertà politica, religiosa, di pensiero, di proprietà e la parità delle garanzie giuridiche per tutti i cittadinie che, ispirandosi ai concetti ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] agosto 1789) con cui l’Assemblea costituente abolì i privilegi feudali e quello (20-26 agosto) dellaDichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadino, l’atto di morte dell’ancien régime. Il 5-6 ottobre il popolo parigino, rovesciatosi a Versailles ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] , insorge. Il nuovo Parlamento abolisce i privilegi dei nobili edel clero e approva una Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino, in cui si affermano i principi fondamentali della rivoluzione: libertà, uguaglianza, fraternità. Il re tenta ...
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censura
Marzia Ponso
Limitazioni della libertà di espressione
La censura è lo strumento di controllo con il quale il potere limita la libertà di espressione e la diffusione di informazioni, idee e opinioni, [...] francese, preceduta da un lungo dibattito sulla tolleranza religiosa e sui diritti naturali dell'individuo, segnò un punto di svolta: con la Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino (1789) la libertà di pensiero, di cui la libertà ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] uscito dalla rivoluzione intellettuale e politica della fine del XVIII secolo, e particolarmente nei riguardi del regime delle libertà civili e religiose simboleggiato dalla Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino. Le violenze cui era ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese edella Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] liberaldemocratico proclamava il carattere universale dei valori di libertà, uguaglianza e fraternità. Lo spirito dellaDichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino era di affermare dei principî universali, che prescindevano da ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età adulta dell'uomo che sa servirsi della propria ragione
Sviluppatosi nel corso del Settecento nei principali paesi europei ‒ e segnatamente in Francia ‒ l'Illuminismo ha [...] costituzioni fu Thomas Paine, autore di I dirittidell'uomo (1791).
L'Assemblea nazionale francese imitò l'esempio e ampliò la portata di tali massime nella Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino (1789): "Gli uomini nascono liberi ed ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] sempre Sieyès a teorizzare il legame tra la rappresentanza politica e la n.: la Dichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadino francese del 1789 e la successiva Costituzione del 1791 sono l’attuazione di questa grande costruzione teorica, in ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...